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Questo articolo è stato pubblicato il 22 maggio 2014 alle ore 16:47.
L'ultima modifica è del 22 maggio 2014 alle ore 16:55.

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E' un colpo ad effetto verso un elettorato di un paese con una disoccupazione al 26,5% e che convive con una recessione economica che ha ridotto di un quarto il Pil. Alla vigilia dell'incerto voto europeo di domenica il premier greco del partito conservatore Nea Dimokratia, Antonis Samaras gioca l'asso nella manica e promette un piano straordinario per la creazione di nuovi posti di lavoro per fronteggiare l'ascesa nei sondaggi e dopo i dati del recente voto amministrativo dell'estrema sinistra di Syriza e dell'estrema destra di Alba Dorata.

Parlando ieri nella capitale greca, il premier ellenico ha promesso di creare 770.000 nuovi posti di lavoro e una drastica riduzione del tasso di disoccupazione, attualmente al 26,5%. Tra le misure per garantire questo «sviluppo, ma senza gli errori e le negligenze del passato» Samaras ha sottolineato in particolare degli accorgimenti per incrementare il turismo, predicendo un nuovo record di 20 milioni di visitatori all'anno.

Per Samaras, però, qualsiasi mossa in questa direzione è legata al mantenimento della "stabilità politica", cioè della tenuta della coalizione con il partito socialista Pasok e i sondaggi (su cui tuttavia ci sono vaste polemiche), così come la recente prima fase del voto amministrativo, non sembrerebbero confortare le sue speranze. Attualmente la coalizione di governo ha solo due seggi di vantaggio nel Parlamento.

Il voto alle europee coincide d'altronde col secondo (incertissimo) turno delle amministrative elleniche. Il primo turno si è concluso con un ottimo risultato della sinistra radicale di Alexis Tsipras ad Atene e nella regione dell'Attica. In provincia invece (nelle altre 12 regioni) l'esito del voto ha rassicurato i partiti della coalizione di governo, conservatori e socialisti di Evanghelos Venizelos.

Il partito guidato da Alexis Tsipras - la cui candidata alla guida della regione dell'Attica, Rena Dourou, ha raccolto oltre il 22% - spera di dare il colpo di grazia al secondo turno, che coincide con le europee. L'avversario socialista la tallona con il 21%. Ugualmente, ad Atene, il candidato della sinistra radicale è al 19,9%, mentre quello indipendente appoggiato dai socialisti e dai riformatori di sinistra democratica di Foutsi Kouvelis al 21,1%. Nella capitale greca Ilias Kassidiaris, il candidato di Alba Dorata, la destra neonazista, ha raccolto il 16%, collocandosi al quarto posto, subito dopo il candidato di Nea Dimokratia. Un secondo turno che si prospetta dall'esito molto incerto e giocato su una manciata di voti.

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