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Questo articolo è stato pubblicato il 26 maggio 2014 alle ore 06:14.
L'ultima modifica è del 26 maggio 2014 alle ore 17:50.

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(Afp)(Afp)

Una vittoria "schiacciante", un successo che dà al primo ministro Matteo Renzi, riformista e pro-europeo, la legittimazione elettorale che gli mancava. Il Financial Times, che per l'Europa parla di Torre di Babele, constata che il Pd di Renzi è tra i pochi partiti di governo nell'Ue ad aumentare la propria quota di voti rispetto alle ultime elezioni nazionali.

Prima del voto, aggiunge il Ft, gli analisti ipotizzavano che una consistente vittoria potrebbe incoraggiare Renzi a chiedere elezioni politiche anticipate, forse la prossima primavera. Il crollo di Forza Italia "sottolinea l'immagine di un partito allo sbaraglio" e pone interrogativi sulla futura leadership di Silvio Berlusconi.

Mentre la destra e l'estrema destra avanzano nella grande maggioranza dei 28 paesi Ue, i Democratici di Renzi sono in testa in Italia, arrivando prima del Movimento Cinque Stelle dell'euroscettico Beppe Grillo. Negli ultimi giorni, ricorda Le Monde, la "virulenta" campagna per le europee si era trasformata in un duello tra Renzi e Grillo. "Lo scrutinio – si legge - rappresentava un test importante per il capo del Pd, arrivato al potere al posto di Enrico Letta, in febbraio, dopo un putsch interno al partito. Le elezioni europee avevano preso l'andamento di un referendum sulle prime misure di questo ambizioso Primo ministro di 39 anni che ha promesso un rilancio rapido dell'economia".

L'attenzione puntata sul terremoto politico di Marie Le Pen, Le Figaro segnala che Renzi "ha vinto la sua scommessa". E' riuscito a portare a termine le due missioni che si era prefisso: "arginare" lo tsunami dell'eurofobo Grillo e ridare al Partito democratico il primo posto che gli era stato preso alle politiche del 2013 dal Movimento Cinque Stelle dell'ex comico genovese.

Il M5S conferma la sua "posizione strategica" al centro dello scacchiere italiano, ma perde la posizione di leader conquistata quindici mesi fa. Il risultato delle urne, continua Le Figaro, costituisce "una grande vittoria" per il leader democratico, ormai libero di proseguire le sue riforme politiche ed elettorali. Per fare sbarramento all'euroscetticismo di Grillo, Renzi "ha condotto una campagna appassionata a favore dell'Europa" facendo appello agli elettori a non mandare dei buffoni a Strasburgo".

"Renzi si legittima nelle urne in Italia", titola El Pais: il premier si è sottoposto per la prima volta al giudizio degli elettori, in un appuntamento che tutto il Paese ha interpretato come una prova di legittimità dell'Esecutivo.

Il Wall Street Journal, che apre la sua edizione online con l'avanzata dei partiti anti-Ue e di estrema destra, per l'Italia parla della "solida vittoria" del Partito Democratico. Una vittoria "fragorosa" che batte chiaramente il partito rivale dell'euroscettico Beppe Grillo.

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