Storia dell'articolo
Chiudi

Questo articolo è stato pubblicato il 30 maggio 2014 alle ore 14:11.
L'ultima modifica è del 30 maggio 2014 alle ore 17:20.

My24
Il Marriot Hotel di Copenaghen dove è prevista la riunione di BilderbergIl Marriot Hotel di Copenaghen dove è prevista la riunione di Bilderberg

Tutto iniziò alla chetichella su volontà del re di Olanda Bernardo nel 1954 all'Hotel Bilderberg appunto per cercare di creare un gruppo di lavoro composto da politici, uomini d'affari e professori universitari che cercasse di rispondere adeguatamente alle sfide che l'Unione sovietica poneva all'Europa Occidentale e alla sua integrità.
Non era un gruppo segreto, ma solamente esclusivo visto che più o meno i cento partecipanti si conoscevano tutti perché frequentavano gli stessi luoghi, le stesse scuole, e condividevano gli stessi gusti.

Non c'era nemmeno l'ufficio stampa perché quello che veniva detto nelle sale era sottoposto alla regola ferrea di Chatham House, che prevede che i partecipanti sono liberi di citare le informazioni ascoltate ma senza indicare l'identità del relatore né la sua provenienza o professione.
Una regola semplice che ha decretato il successo dell'iniziativa giunta alla 62esima edizione, che pur avendo ormai sconfitto da tempo il nemico comunista (sono passati 25 anni dalla caduta del muro di Berlino e dieci dall'ingresso nella Ue di otto paesi dell'ex Patto di Varsavia), come la Nato in campo militare o l'Ocse in campo economico sono sopravvissute al loro mandato inziale di difesa del libero mercato e della libertà dei paesi a democrazia liberale contro l'Orso russo.

IL VERTICE DANESE - Quest'anno il Bilderberg ha deciso di ritrovarsi dal 29 maggio al primo giugno in Danimarca, al Marriot Hotel di Copenaghen. Scelta non casuale (non per il 450°esimo anniversario della nascita di William Shakespeare e del suo famoso Amleto ambientato appunto in quelle zone), ma perchè è tutta la Danimarca ad essere diventata un grande Amleto, indecisa sull'essere o non essere europea e fino a che punto eventualmente esserla, tenendosi ben lontano dall'euro.
Messa nel cassetto la passata sfarzosa edizione in terra inglese all'Hertofordshire, quest'anno, pagando poco più di 230 euro a camera, si discuterà del morbo che sta mettendo a rischio l'Unione europea, il populismo di destra e di sinistra che vuole tornare agli stati nazionali di un tempo perduto. Un contagio che sembra essere partito proprio in Danimarca con la famosa protesta delle polpette di carne di maiale abolite nei menù di asili e scuole per non mettere a disagio gli alunni immigrati e spesso musulmani.
Una faccenda apparentemente minore ma che ha scatenato un coro di proteste prima, una formazione politica ex novo poi a difesa dell'identità danese e un contagio in mezzo continente contro l'Europa dei burocrati di Bruxelles e del politically correct. Una crescente disoccupazione e la fine di ideologie come la Terza via di Anthony Giddens, stritolata da un lato dal liberismo della scuola di Chigago e dall'altro dall'austerità e riforme per la competitività alla tedesca, hanno messo a nudo la debolezza dell'attuale costruzione europea.

Commenta la notizia

Shopping24

Dai nostri archivi