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Questo articolo è stato pubblicato il 30 maggio 2014 alle ore 14:11.
L'ultima modifica è del 30 maggio 2014 alle ore 17:20.

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Il Marriot Hotel di Copenaghen dove è prevista la riunione di BilderbergIl Marriot Hotel di Copenaghen dove è prevista la riunione di Bilderberg

Non a caso gli euroscettici danesi del Dänische Volkspartei (DVP, Partito Popolare danese) nelle ultime europee hanno fatto il pieno di consensi.
Quest'anno i giornalisti hanno tentato come sempre di avvicinarsi alla sede del convegno (chi scrive ci provò inutilmente a Stresa sul lago Maggiore nel corso dell'edizione italiana) ma come sempre i due malcapitati sono stati allontanati dall'albergo dalla polizia che impedisce l'accesso ai non addetti ai lavori.

GLI ITALIANI- Chi c'è e chi no. Naturalmente esserci conta e molto: in passato ha partecipato l'ex governatore centrale americano Paul Volcker, l'uomo che ha salvato l'America dall'inflazione ai tempi di Ronald Reagan e che oggi ha proposto a Barack Obama di adottare la cosiddetta "Volcker Rule" sulla divisione delle banche d'affari da quelle commerciali, ma senza riscuotere troppo successo a cominciare proprio dalle sale del Bilderberg group; l'immancabile ex segretario di Stato Henry Kissinger che chiedeva sempre un numero unico di telefono a cui rivolgersi per le crisi in Europa e pare che non l'abbia ancora trovato; il magnate Bill Gates che con l'allora commissario alla concorrenza Mario Monti subì una clamorosa sconfitta proprio in Europa, la regina Beatrice d'Olanda in virtù del fatto che fu proprio il paese dei tulipani a dar vita all'iniziativa 62 anni or sono.
E gli italiani? Pochi ma selezionati: Franco Bernabè ex ad di Eni e di Telecom Italia, John Elkann presidente di Fiat e della Exor, il professore Mario Monti ex premier e senatore a vita, Monica Maggioni, direttore di Rai News 24, la tv all news della Rai. Lo scorso anno gli italiani presenti erano stati addirittura sette: Franco Bernabé, la giornalista ed ex deputata europea Lilli Gruber, Mario Monti, Enrico Tommaso Cucchiani ex ad di IntesaSanpaolo, Gianfelice Rocca, presidente di Techint, dell'Istituto Clinico Humanitas e dell'Assolombarda, Alberto Nagel, amministratore delegato di Mediobanca, e l'accademico Emanuele Ottolenghi.

GLI ARGOMENTI IN DISCUSSIONE- È probabile che si parlerà di come contenere l'avanzata dei "barbari", cioè gli euroscettici che stanno mettendo in discussione gli equilibri fin qui mantenuti dalla fine della Seconda guerra mondiale, senza però dimenticare il crescente nazionalismo di Vladimir Putin, il presidente russo, soprattutto dopo l'accordo di ieri della Russia con il Kazakistan e la Bielorussia per formare una piccola Unione sovietica in chiave economica. Un immenso mercato comune tra Russia, Bielorussia e Kazakistan, a cui presto si uniranno anche l'Armenia, entro il 15 giugno, e il Kirghizistan, entro l'anno.
Un tema caldo che ridarà vitalità al gruppo Bilderberg da tempo in cerca di identità: alla fine il gruppo era nato proprio per contrastare l'espansionismo di Mosca; ora dopo 62 anni deve affrontare quello di Putin. E si prepara a una seconda giovinezza.

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