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Questo articolo è stato pubblicato il 02 giugno 2014 alle ore 18:46.
L'ultima modifica è del 03 giugno 2014 alle ore 09:31.

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«Caro sindaco l'Italia riparte. I segnali di fiducia che arrivano dalla determinazione dei cittadini, da vari settori dell'economia e dai mercati internazionali, tuttavia, non bastano. Possiamo e dobbiamo fare di più». Lo scrive nella lettera per lo «Sblocca-Italia», il premier Matteo Renzi spiegando l'accelerazione sulle riforme. Renzi chiede un aiuto per far ripartire il paese con uno «sforzo comune».

«Il governo - sottolinea Renzi - ha deciso di accelerare il percorso di riforme costituzionali e istituzionali, riforme che spaziano dalla legge elettorale alla revisione del titolo V, dalla pubblica amministrazione fino al mercato del lavoro, dalla giustizia al fisco, dall'agricoltura al terzo settore». Ma «nessuna riforma sarà credibile - scrive il presidente del Consiglio - se non diamo per primi noi il segnale che la musica é cambiata davvero».

«Sono stato Sindaco anche io. E come voi ricordo le polemiche: quanti cantieri abbiamo bloccato per la mancanza di un parere, per un diniego incomprensibile di una sovrintendenza, per le lungaggini procedurali». Il premier ricorda «quante volte siamo stati costretti a rinunciare a un investimento magari di capitali stranieri, certo innamorati dell'Italia, ma preoccupati del complicato sistema amministrativo del nostro paese. Nel giorno della Festa della Repubblica scrivo ai sindaci da Palazzo Chigi per chiedere uno sforzo comune. Individuate una caserma bloccata, un immobile abbandonato, un cantiere fermo, un procedimento amministrativo da accelerare. Segnalatecelo entro il 15 giugno all'indirizzo matteo@governo.it».

E puntualizza: «Sarà nostra cura verificarne lo stato d'attuazione con gli uffici dedicati e - se del caso - procedere all'interno di un pacchetto di misure denominato «Sblocca Italia». La necessità e l'urgenza di provvedere subito alla ripartenza dei cantieri e alla definizione delle procedure è sotto gli occhi di tutti».
Come già fatto per la scuola, sottolinea ancora il premier, «anche per questi interventi cercheremo di essere il più tempestivi possibili. Dimostrando una volta di più che il rapporto tra Amministrazione Centrale e Autorità territoriali può davvero entrare in una fase nuova. Conto sull'aiuto dei Sindaci, insomma. E invio un abbraccio doppio ai sindaci appena eletti. Vi attende un lavoro impegnativo ma carico di gioia e responsabilità: essere l'anima della propria comunità non è facile, ma è una strepitosa occasione. In bocca al lupo a tutti noi», conclude Renzi.

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