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Questo articolo è stato pubblicato il 03 giugno 2014 alle ore 22:25.
L'ultima modifica è del 03 giugno 2014 alle ore 22:40.

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Resta in bilico il bonus di 80 euro da estendere anche alle famiglie monoreddito. È ancora braccio di ferro sull'allargamento chiesto da Ncd. Le Commissioni Bilancio e Finanze del Senato torneranno a riunirsi mercoledì mattina alle 8,30. Alle 9,30 è previsto l'approdo in Aula a Palazzo Madama. Certezze invece per i tagli alla Rai (150 milioni), dai quali si salvano le sedi regionali.

Stop agli affitti d'oro. Riapertura della rateizzazione per chi ha saltato le rate di Equitalia. Rinvio al 2016 di bandi gara on line, superando la pubblicazione sui giornali. Queste le altre novità rilevanti - varate nel corso dell'esame in commissione - relative al decreto Irpef. Commissioni Finanze e Bilancio del Senato sono state impegnate in un tour de force sugli emendamenti al provvedimento.

Equitalia: riammissione alla rateizzazione per chi non ha pagato due rate
Tra le novità, la riammissione alla rateizzazione delle somme dovuto ad Equitalia per i contribuenti decaduti dal beneficio per non aver pagato due rate. L'emendamento, a firma del presidente della commissione Finanze, Mauro Maria Marino (Pd), prevede un massimo di 72 rate, con domanda da presentare entro luglio.

Estensione a famiglie monoreddito con figli, si cercano 70 mln
Per l'estensione del bonus Irpef alle famiglie monoreddito con figli, ha spiegato Antonio D'Alì (Ncd) co-relatore sul provvedimento, in vista della riunione in serata con il Governo proprio per sciogliere il nodo dell'estenzione del bonus, «si sta ragionando su un plafond di 60-70 milioni di euro» per la copertura. Se individuata, il governo avrà realizzato «l'80% di quanto proposto da Ncd», ovvero «venire incontro alle fasce di famiglie monoreddito con figli a carico con una 'scalettaturà secondo le risorse disponibili». D'Alì ha poi confermato che l'estensione «ci sarà». Non si dovrebbe invece toccare il taglio all'Irap che resterebbe del 10 per cento.

Confermato il taglio da 150 mln alle risorse Rai
Altri emendamenti proposti dai relatori e approvati prevedono poi l'esclusione della Rai dai tagli introdotti dal provvedimento per le società partecipate e il "salvataggio" delle sedi regionali che potranno contare su «proprie redazioni e strutture adeguate alle specifiche produzioni». Previsto inoltre in modo esplicito che possano essere cedute «quote di Rai Way, garantendo la continuità del servizio erogato». Confermato il taglio "una tantum" da 150 milioni di euro per la tv pubblica.

Più flessibilità per i tagli alle partecipate statali
Un altro emendamento dei relatori approvato dalle commissioni rende più flessibili i tagli previsti per le società partecipate dallo Stato. In particolare, i tagli ai costi operativi, del 2,5% nel 2014 e del 4% nel 2015, avverranno con modalità parzialmente o totalmente alternative rispetto alle modalità stringenti previste dall'articolo 20 del provvedimento. Gli obiettivi di risparmio previsti andranno però mantenuti.

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