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Questo articolo è stato pubblicato il 04 giugno 2014 alle ore 11:48.

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Roberto Meneguzzo (Imagoeconomica)Roberto Meneguzzo (Imagoeconomica)

Con gli arresti eccellenti di questa mattina si sgretola un sistema politico finanziario che sembrava, agli occhi del territorio, sano e affidabile. Tra i nomi della lista dei 35 arrestati del nuovo filone d'inchiesta della Gdf e della Procura di Venezia sui lavori del Mose c'è anche quello dell'amministratore delegato di Palladio Finanziaria, il vicentino Roberto Meneguzzo, fondatore e amministratore di quella che sembrava avere tutti i crismi per essere la Mediobanca del Nordest, la holding diventata punto di riferimento della finanza dell'intero Nordest e non solo.

La Palladio era salita alla ribalta nel 2011 quando tentò la scalata di Fonsai. Presi contatti con Mediobanca, non venne però giudicata in grado di avviare una vera e propria trattativa. Tra i suoi partner c'erano Intesa e Generali, e quest'ultima era azionista indiretta, tramite fondi off shore, della stessa Palladio. Ma Roberto Meneguzzo non poté mai contare sulle somme di Generali. Aveva, secondo Mediobanca, un punto debole: la totale assenza di chiarezza sulle fonti finanziarie reali.

Se in Lombardia il manager non è mai riuscito a "sfondare", il suo nome e quello della finanziaria vicentina sono invece intrecciati a quasi tutte le grandi operazioni finanziarie effettuate negli ultimi anni nel Triveneto. Lo scorso febbraio, dopo la notizia dell'avviso di garanzia emesso dalla Procura di Trieste nei confronti di Giovanni Perissinotto e Raffaele Agrusti, ex ad ed ex direttore generale di Generali, per presunte irregolarità nell'esercizio della governance interna, venne evidenziato dalle autorità di vigilanza che le perdite ascrivibili agli investimenti dichiarati (non 234 milioni, ma ben 660) erano accomunate dal fatto di essere collegabili alla marchant bank Finint di Enrico Marchi (anche presidente Save) e Andrea De Vido, a Palladio Finanziaria di Roberto Meneguzzo e al Gruppo Valbruna della potente famiglia Amenduni di Vicenza, soci veneti in Generali tramite Ferak e Effeti.

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