Otto mosse per riuscire a organizzare il tuo tempo senza stress
Dalla capacità di pianificare al meglio la propria attività, all'individuazione degli eventuali blocchi od ostacoli che ci impediscono di organizzarci: ecco i consigli della psicologa Cristina Polese, dello Studio Psicologico Corvetto di Milano.
a cura di Silvia Sperandio
1. Organizza il tuo tempo / Il nemico numero uno è il perfezionismo

Il primo passo consiste nel rendersi consapevoli delle eventuali paure e convinzioni "disfunzionali" che impediscono l'organizzazione e la gestione del proprio tempo lavorativo. Prova a farti queste domande, rispondendo in modo sincero: come mi sento o a cosa penso nel momento in cui devo affrontare una scadenza imminente, oppure un lavoro particolarmente importante?
Quale momento mi sembra più difficile affrontare? Iniziare il lavoro? Mantenere la concentrazione e la motivazione? Terminare entro i termini stabiliti?
Quanto sono in grado di tollerare l'ansia e lo stress?
Mi sento in difficoltà a relazionarmi col capo che sollecita una scadenza o con i colleghi con i quali collaboro?
Sento particolarmente fastidiosa la pressione?
Sono abituata/o a rimandare i compiti difficili per timore di sbagliare? Mi preoccupo che ogni attività venga svolta in maniera perfetta? Non mi sento mai sufficientemente all'altezza? Non riesco mai a dire di no?
Solitamente, ciò che ci ostacola nell'organizzazione del tempo ha a che fare con la tendenza al perfezionismo, le aspettative molto alte, la paura dell'insuccesso o, al contrario, la paura del successo, la ribellione inconscia alla pressione.
Queste caratteristiche infatti ci portano automaticamente ad attuare condotte controproducenti rispetto al nostro obiettivo. Ad esempio, prestare troppa attenzione ai particolari e controllare costantemente i propri risultati può portare a perdere molto tempo, mentre preoccuparsi eccessivamente di non essere all'altezza ci fa procrastinare...
Una volta individuate le paure ed i pensieri disfunzionali che le sostengono, bisogna metterli in discussione e trasformarli in pensieri più realistici ed utili. In questo modo anche le nostre emozioni diventeranno più gestibili. Inoltre ci renderemo conto che molte difficoltà che incontriamo sono legate a paure irrazionali o non ad effettive difficoltà sul lavoro.
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