E se mi inventassi un secondo lavoro? Ecco come si fa
In un Paese in cui 7 milioni di persone vorrebbero lavorare ma non trovano opportunità ci sono anche quelli che, pur avendo un lavoro, se ne inventano un secondo. Perché la crisi aguzza l'ingegno…
di Betta Andrioli
7. Secondo lavoro/Fitness fa rima con business
(Corbis)
La forma fisica è il vostro punto di forza e il fitness una passione che coltivate con dedizione da anni? Siete portati per i rapporti BtB basati su fiducia e discrezione? Sappiate che, anche se non avete una laurea in scienze motorie, potete frequentare un corso base – meglio tra quelli riconosciuti dal Coni – e diventare personal trainer, sfruttando così una delle nuove professioni emergenti.
In Italia questa figura professionale ancora non è disciplinata da regole ben precise, e questo consente di inserirsi in un mercato che non impone grossi limiti se non quelli legati alla competitività economica e dei risultati atletici che si fanno raggiungere ai propri clienti.
Nell'ottica di un secondo lavoro, le lezioni a domicilio sono la soluzione più comoda: si mettono a frutto le ore che si decide di dedicare a questo business, e si guadagnando da 50 euro all'ora fino ai 180 per i clienti top. Non ci sono spese, se non quelle legate alla gestione contabile di un libero professionista, un sito internet-vetrina e un abbigliamento fitness curato ed essenziale.
Le discrezione del personal trainer, e il rapporto di fiducia con le persone che si allenano, soprattutto nel caso siano imprenditori conosciuti o personaggi noti, sono fondamentali: chi sceglie un allenatore privato – invece magari di iscriversi a una delle oltre 15.000 palestre diffuse sul territorio – preferisce passare inosservato e godere della privacy che paga a caro prezzo.
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