Storia dell'articolo
Chiudi

Questo articolo è stato pubblicato il 09 giugno 2014 alle ore 06:37.

My24

L'abbandono della spazzatura per strada è una maleducazione – diffusa in tutta Italia – che costa cara. Almeno qualche miliardo di euro all'anno, che chi paga le tasse ritrova puntualmente nella tassa dei rifiuti. Le colpe? Un po' di tutti. Gli italiani insospettabili, innanzitutto. I furbetti che alimentano il "turismo dei rifiuti" verso i paesi vicini, perché magari trovano faticoso differenziare o non vogliono pagare i costi di smaltimento (esempio classico, gli scarti edili). Più facile mettere tutto in un sacco nero e abbandonarlo per strada, sperando di farla franca. Ma, soprattutto nelle aree dismesse alla periferia della grandi città, anche gli insediamenti di irregolari che certo non si pongono il problema dello smaltimento.
In Italia i Comuni sono più di 8mila e le spese per recuperare i rifiuti abbandonati variano da 1-2 milioni all'anno nelle città più grandi a qualche centinaio di migliaia di euro nei centri minori. Alla fine, una stima annua di 2-3 miliardi di euro appare financo prudenziale. In teoria le sanzioni ci sono, e anche salate (da 25 fino a 500 euro, importi che però i sindaci possono aumentare), ma è difficile cogliere i trasgressori sul fatto.
A Udine ogni anno il recupero dei rifiuti abbandonati e le opere di ripristino ambientale pesano sul bilancio comunale per circa 100mila euro. La strategia di contrasto nella prossima estate - spiegano dal Comune - si basa sull'uso di agenti in borghese e telecamere "nascoste" nelle zone più a rischio. Le multe sono fino a 600 euro, per chi scarica nelle aree verdi.
Simile la strategia a La Spezia. A maggio nella zona Nord sono stati individuati due furgoni che hanno abbandonato abusivamente legno e residui ferrosi. E, oltre alle postazioni fisse, i vigili di La Spezia avranno presto anche telecamerine mobili per "incastrare" i trasgressori. Le sanzioni sono elevate, fino a 24mila euro per le imprese che lasciano i rifiuti per strada.
Il problema tocca anche le città d'arte. Roma è la più fotografata dai turisti. Il sindaco ha promesso che il problema sarà risolto nel giro di qualche anno, ma per ora è allarme rosso. La sostanziale mancanza di controlli, unita alla crisi delle discariche e al blocco dell'inceneritore di Colleferro, peggiora la situazione ogni giorno. Le strade – da nord a sud di Roma – adesso sono invase dalla spazzatura.
Anche Venezia – la nostra seconda città più visitata – è particolarmente fragile. In centro, la città sull'acqua, la criticità nasce dall'obbligo del conferimento dei rifiuti a ore stabilite: molti, soprattutto i turisti che occupano appartamenti in locazione, non seguono le regole e lasciano i rifiuti sotto casa anche fra sabato e domenica, quando c'è il cambio degli affittuari e non c'è raccolta. A Mestre e nella terraferma veneziana, invece, gli abbandoni incontrollati sono opera di chi fa le ristrutturazioni edilizie o di chi arriva qui dai Comuni vicini – dove magari le regole sono più rigide – e trova più comodo scaricare la spazzatura di casa in un qualsiasi cassonetto. Intanto Venezia ha raddoppiato la multa per chi è sorpreso ad abbandonare i rifiuti e non risiede in città, portandola a 322 euro. Raddoppio della sanzione minima anche per i veneziani che abitano in città, da 25 a 50 euro.

Commenta la notizia

Shopping24

Dai nostri archivi