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Questo articolo è stato pubblicato il 11 giugno 2014 alle ore 07:09.
L'ultima modifica è del 11 giugno 2014 alle ore 14:41.
Uber risponde con uno sconto
Durante lo sciopero dei tassisti Uber applicherà uno sconto del 20% a chi si muoverà con le auto Ncc, rinunciando in pratica alla propria commissione. Benedetta Arese Lucini, general manager per l'Italia della multinazionale californiana, ha dichiarato: «questo sciopero mostra i limiti dell'attuale mercato dei trasporti urbani, che è rigido e bloccato da logiche corporative. In questo contesto, l'unico a rimetterci è il consumatore. Anziché protestare contro il cambiamento, dovremmo pensare a un futuro che sia sinonimo di innovazione, trasparenza e flessibilità. Gli utenti metropolitani in Europa chiedono più flessibilità e scelta. Noi offriamo una soluzione innovativa che assicura velocità, sicurezza e affidabilità, sfruttando le potenzialità della tecnologia digitale. Uber provvederà a intensificare la vigilanza affinché il servizio sia sempre sicuro per i conducenti e gli utenti».
Dopo il vertice in Prefettura
Il vertice alla prefettura di Milano dello scorso 21 maggio si è chiuso assegnando ad Uber 14 giorni per formulare proposte: ecco il punto di vista di Uber, raccontato dalla general manager per l'Italia: «Abbiamo partecipato alla consultazione pubblica indetta dal Comune di Milano sulle nuove regole per i servizi di trasporto urbano, valorizzando le nostre best practice internazionali. Abbiamo sottolineato il nostro punto che la legge del 1992 è obsoleta alla luce degli sviluppi tecnologici di oggi. Auspichiamo quindi che possa essere riscritta per riflettere i tanti cambiamenti che sono avvenuti negli ultimi anni, tenendo il passo con l'innovazione. Siamo pronti a collaborare con il legislatore e tutti i soggetti coinvolti per definire regole condivise, che vengano rispettate e siano al passo con l'evoluzione del mercato, che è altamente dinamico e vede emergere nuove esigenze da parte dei consumatori».
«Altri sviluppi - prosegue Lucini - non ce ne sono stati. Noi continuiamo a parlare con istituzioni locali e nazionali per portare a una risoluzione su questo punto. A livello lavorativo continuiamo a crescere sia per quanto riguarda numero di utenti che per drivers e continuiamo a voler far muovere Milano grazie a una soluzione flessibile, affidabile e sicura per il trasporto urbano, accessibile a tutti gli utenti metropolitani che oggi hanno più possibilità di scelta.
Si sono verificati negli ultime settimane numerosi nuovi episodi che hanno messo a rischio l'incolumità dei nostri collaboratori e dei conducenti, con continui attacchi. Auspichiamo possa cessare al più presto questa campagna intimidatoria nei nostri confronti, così da riuscire a instaurare un dialogo costruttivo in un clima più sereno.
La nostra esperienza internazionale dimostra che, quando Uber entra in un mercato, contribuisce a far crescere tutto il sistema di mobilità urbana. In molte città, Milano compresa, la nostra piattaforma è aperta anche ai tassisti, nella convinzione che nel mercato ci sia oggi spazio per una pluralità di servizi, in un regime di sana concorrenza, a tutto vantaggio dell'innovazione e degli utenti».
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