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Questo articolo è stato pubblicato il 12 giugno 2014 alle ore 16:25.
L'ultima modifica è del 12 giugno 2014 alle ore 22:48.

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La polizia brasiliana ha sparato gas lacrimogeni, granate stordenti e proiettili di gomma a San Paolo per disperdere una manifestazione contro i mondiali, poche ore prima della cerimonia inaugurale. Circa una sessantina di manifestanti si sono radunati nei pressi della stazione del metrò Carrao, dietro uno striscione rosso con la scritta «Se non abbiamo diritti, non ci sarà il Mondiale».

L'intenzione del gruppo era di bloccare il lungo viale che conduce allo stadio Arena Corinthians dove fra poche ore si terrà prima la cerimonia di apertura a poi il match inaugurale del mondiale Brasile-Croazia, alla presenza di 12 capi di Stato stranieri. Ma la polizia è intervenuta prima dell'inizio della marcia. Lo studente 27enne Gregory Leao, tra i manifestanti, ha dichiarato: «L'obiettivo è fermare la Coppa del Mondo. Sappiamo che non ci riusciremo ma vogliamo che i brasiliani si mobilitino. Qui la gente ama il calcio ma non ne hanno bisogno in questo momento».

Durante le proteste, la corrispondente della Cnn dal Brasile, Shasta Darlington, e la producer Barbara Arvanitidis sono state ferite leggermente. Nel corso degli scontri tra polizia e manifestanti, la produttrice sarebbe stata colpita da alcune schegge di vetro e stordita da una granata, mentre la corrispondente avrebbe solo un taglio a un braccio.
Su Twitter sono state diffuse diverse foto di Arvanitidis, a terra e sofferente.

Le due reporter sono state poi dimesse. «Stiamo bene», ha scritto su Twitter Shasta Darlington, responsabile della redazione locale dell'emittente americana. «Grazie a tutti per i calorosi auguri», è stato il messaggio della collega Barbara Arvanitidis. Darlington ha riferito che ha lasciato l'ospedale anche il cameraman, Miguel Castro, rimasto lievemente ferito, e ha ringraziato i colleghi delle altre emittenti che le hanno soccorse.

Una manifestazione di protesta contro i mondiali di calcio si è svolta anche a Salvador, dove domani è in programma Spagna-Olanda. I manifestanti, poche decine di persone, si sono riuniti a Largo Do Campo Grande, una delle principali piazze del centro, e hanno esposto bandiere del Partito dei Lavoratori e striscioni con la scritta "Fifa go home".

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