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Questo articolo è stato pubblicato il 15 giugno 2014 alle ore 15:27.
L'ultima modifica è del 15 giugno 2014 alle ore 18:07.

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«L'idea del governo è duplice: semplificare la vita del contribuente onesto, spostare il carico fiscale in modo che ci sia più crescita e lavoro». Lo ha detto Pier Carlo Padoan intervistato a "In mezz'ora". Il ministro dell'Economia ha difeso il bonus degli 80 euro, definito una misura «permanente» che «aumenta la fiducia» e serve a uscire «più rapidamente dalla crisi». E ha sintetizzato così la strategia del governo: «non perdere i benefici della stabilità fiscale e di debito che abbiamo, aggiungendoci la dimensione della crescita». Mentre l'evasione fiscale «non si batte con i blitz ma con la costruzione costante di un rapporto di fiducia con i cittadini».

Con 80 euro permanenti si esce prima da crisi
Il ministro si è detto convinto dell'utilità del bonus Irpef «strutturale» da 80 euro per far ripartire l'economia. «Se lo Stato dà una cifra ai cittadini e imprese che smetterà di essere erogata, la mettono da parte. Se la cifra è permanente - ha spiegato Padoan - il comportamento cambia, aumenta la fiducia e si esce più rapidamente dalla crisi».

Semplificare e ridurre pressione fiscale
Quanto alla politica fiscale l'idea del governo è duplice: «Semplificare drasticamente il sistema tributario, semplificando la vita del contribuente onesto, spostare il carico fiscale che purtroppo c'è, in modo che a parità di gettito, ci sia più crescita e lavoro». Padoan ha dichiarato che la Tasi va vista nella strategia complessiva del governo «che ha ridotto considerevolmente» il peso fiscale per le famiglie medio basse con le misure sull'Irpef e sulle imprese con le misure sull'Irap e «continuerà ad alleggerire la pressione». La strategia - ha ribadito Padoan «è tassare molto meno lavoro e impresa e di più la ricchezza finanziaria».

Evasione fiscale non si batte con i blitz
Quanto all'evasione fiscale «non si batte con i blitz ma la costruzione costante di un rapporto di fiducia con i cittadini». Il documento presentato in tal senso dall'ex ministro delle Finanze, Vincenzo Visco, va nella direzione giusta. «Condivido il suo approccio», ha spiegato il ministro.

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