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Questo articolo è stato pubblicato il 19 giugno 2014 alle ore 15:49.
L'ultima modifica è del 19 giugno 2014 alle ore 15:51.

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Il plenum del Csm ha archiviato l'esposto del procuratore aggiunto di Milano Alfredo Robledo contro il capo dell'ufficio, Edmondo Bruti Liberati. Ma ha inviato gli atti al Pg della Cassazione, titolare dell'azione disciplinare, perchè vagli le loro condotte su alcune vicende, come quelle di Sea ed Expo, ma non sul caso Ruby. Gli atti sullo scontro in Procura a Milano saranno inviati anche alla Quinta Commissione, competente sugli incarichi direttivi e semidirettivi.

Delibera Csm passa a maggioranza con 16 sì
La delibera con la quale il plenum del Csm ha chiuso lo scontro alla procura di Milano è passata ad ampia maggioranza, con 16 sì. A favore hanno votato il vice presidente del Csm, Michele Vietti, i gruppi di Unicost e di Area, i laici di centro-destra (a eccezione di Ettore Albertoni e Nicolò Zanon), il laico del PD Glauco Giostra e il togato indipendente Paolo Corder.

La relazione di minoranza
La relazione di minoranza di Antonello Racanelli, che chiedeva la riapertura dell'istrutttoria in Prima Commissione, ha avuto 4 voti (dell'intero gruppo di Magistratura Indipendente e del laico della Lega Ettore Albertoni ); due invece i voti (degli stessi proponenti) al documento presentato dal laico di centro-destra Nicolò Zanon e dal togato indipendente Nello Nappi, che chiedeva l'apertura della procedura di trasferimento d'ufficio per l'aggiunto di Milano Alfredo Robledo e la non trasmissione degli atti alla Commissione direttivi per il procuratore Edmondo Bruti Liberati.

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