Notizie SportUn percorso da Open, ancora più difficile con le piogge estive
Un percorso da Open, ancora più difficile con le piogge estive
di Carolina Durante | 19 agosto 2014
Di sicuro i 156 concorrenti del 71° Open d'Italia non potranno contare su lunghi rimbalzi della pallina per aggiungere distanza ai loro già potenti colpi. Contrariamente a quanto sarebbe stato lecito aspettarsi da una data di fine agosto infatti, il percorso Blu del Circolo Golf Torino non regalerà neanche un metro in più ai giocatori in gara per aggiudicarsi il titolo e l'assegno da 250 mila euro destinato al vincitore.
Colpa del luglio più piovoso degli ultimi 150 anni nel torinese (242,2 mm di precipitazioni) che, unito alle temperature un poco più fresche della norma e all'elevata nuvolosità, ha fatto crescere un manto erboso fittissimo e resistente nelle fasce laterali delle piste dove viene lasciato più incolto (in termine tecnico si definisce "rough", contrapposto al "fairway", la pista di erba rasata): e questa è una brutta notizia per i giocatori meno precisi, che stentano a tenere la palla a centro campo.
Abbiamo provato in anteprima il percorso Blu durante l'incontro organizzato dalla Federgolf per presentare la manifestazione lo scorso 23 luglio, e nel frattempo il clima non è certo migliorato. Il rough, quando è così duro, rappresenta un vero ostacolo non solo per gli amateur, ma anche per campioni del calibro dei Molinari e Manassero: ci vogliono polsi d'acciaio per uscirne, e a volte bisogna accontentarsi di colpi di recupero – sempre che si ritrovi la pallina, nell'erba così folta.
Valerio Remondini, superintendent del percorso – colui che è responsabile della qualità del verde durante tutto l'anno – ha affrontato i passi necessari per arrivare a presentare un campo perfetto, anche seguendo le indicazioni dei tecnici dello European Tour che devono garantire elevati standard di qualità per ogni manifestazione realizzata sotto la propria egida. Nel disegno dei fairway eseguito con i tagliaerba, ad esempio, sono state ammorbidite le curve sinuose per avere una zona di atterraggio un po' più regolare, e l'altezza del manto erboso adattata alle esigenze del Tour: dai 3 ai 3,5 mm per i green, dagli 8 ai 10 mm per le piazzole di partenza, gli avant green e i fairway, 3 cm per il pre-rough, 6 cm per la prima fascia di rough e 10 cm per il rough secondario. E questa è solo una parte del lavoro di preparazione: c'è poi l'uniformità della sabbia nei bunker – quelli intorno al green richiedono uno spessore di 7-8 cm, mentre per quelli lungo le piste si abbassa a 5 cm –, la velocità delle superfici dei green, che deve attestarsi sui 25 cm di rotolo secondo lo speciale strumento, detto Stimpmeter, usato per questo scopo, e molto altro.
Un lavoro che non si improvvisa, anzi. La Federgolf ha istituito già dagli anni Ottanta dei corsi specifici per rilasciare l'attestato di Greenkeeper e Superintendent presso la Scuola Nazionale di Golf (per l'elenco e le date, www.federgolf.it), che ha sede a Sutri (Vt): la Sezione Tappeti Erbosi – che si aggiunge a quella dei Professionisti-maestri e a quella dei Direttori e Segretari – vanta una rispettata attività didattica e di ricerca sulle nuove tecniche di manutenzione e costruzione dei percorsi di golf, e collabora al progetto ambientale "Impegnati nel Verde", un programma di certificazione ambientale promosso dalla Federgolf.
Il percorso Blu, densità del rough a parte, si presenterà ai giocatori come l'anno scorso: un par 72 per 6.590 metri di lunghezza complessiva. Nel 2013 le statistiche ci dicono che il francese Julien Quesne vinse con il totale di 276 colpi, 12 sotto il par del campo, che il taglio dopo 36 buche lasciò in gara 75 concorrenti che avevano consegnato un risultato massimo di 143 colpi (uno sotto il par), che la buca più facile risultò essere la 1, un par 5 di 467 metri con una media colpi di 4,59, mentre la più difficile fu la 17, un par 4 di 425 metri con una media colpi di 4,26. Aspettiamo di vedere, fra poco più di una settimana, quali saranno i valori di questa 71.ma edizione, la seconda consecutiva e la terza in assoluto ospitata dal Circolo Golf Torino.
