Notizie SportGolf, Chimenti vuole la Ryder Cup in Italia nel 2022
Golf, Chimenti vuole la Ryder Cup in Italia nel 2022
di Carolina Durante | 27 agosto 2014
Il clou della conferenza stampa di presentazione del 71° Open d'Italia presented by Damiani, tenutasi ieri al Circolo Golf Torino, non ha riguardato la manifestazione che prenderà il via domani, bensì un grande evento che potrebbe tenersi nel nostro Paese fra otto anni, nel 2022.
Un collegamento telefonico con il presidente del Coni Giovanni Malagò ha confermato che il presidente della Federgolf e di Coni Servizi, Franco Chimenti, vuole fare le cose sul serio per portare in Italia la Ryder Cup, il match biennale Europa-Stati Uniti che nel mondo è uno degli eventi sportivi di maggiore portata mediatica – al terzo posto dietro ai Mondiali di calcio e alle Olimpiadi. Sulla cifra che questo evento potrebbe costare vi sono dati discordanti – Chimenti dichiara 18 milioni di euro, altre fonti parlano di 40-50 milioni – ma l'entusiasmo c'è, rinfocolato anche dalle medaglie (un oro e un bronzo) conquistate da Renato Paratore e Virginia Elena Carta ai Giochi Olimpici Giovanili, in Cina. Una Ryder Cup che Chimenti prevede a Roma, una sorta di prologo alle Olimpiadi 2024 per cui la Città Eterna si vuole candidare: il golf torna infatti ad essere sport olimpico sin dalla prossima edizione di Rio 2016.
Tornati all'Open d'Italia, l'attenzione si è concentrata sul nuovo presenting sponsor Damiani, arrivato ad appena una settimana dall'inizio del torneo. L'azienda leader nel mercato italiano nella produzione e nella commercializzazione di gioielli di alta gamma mette in palio una collana del valore di 270 mila euro per il primo concorrente professionista che dovesse centrare con un solo colpo la buca 8, un par 3 di 178 metri, come ha spiegato nel suo intervento Guido Damiani, presidente e amministratore delegato del Gruppo omonimo. Al suo fianco, al tavolo della conferenza stampa oltre a Chimenti, Lorenzo Silva, presidente del club ospitante, Jamie Birkmyre, in rappresentanza dell'European Tour, Alessandro Rogato e Barbara Zonchello, presidente e direttore del Comitato Organizzatore Open Professionistici di Golf della FIG.
Oggi è andata in scena la Pro-am 71° Open d'Italia, il tradizionale prologo del torneo, con in campo 52 squadre formate da un pro e da tre dilettanti. Tra i pro hanno dato spettacolo, tra gli altri, i due Molinari, Manassero, Harrington, Clarke, Olazabal, Quesne, Gallacher, Luiten, Crespi e Pavan. Tra gli amateur, il calciatore Alessandro Del Piero, ancora in piena attività, gli ex calciatori Daniele Massaro e lo svizzero Kubilay Turkilmaz, che ha militato nel Bologna, il pilota di Formula Uno Luca Badoer e gli showman Valerio Staffelli e Marco Berry.
In due buche par 3 (la 5 e la 13), in cambio di una donazione di minimo 20 euro a favore della Fondazione Ricerca per la Fibrosi Cistica, si poteva concorrere per il "nearest to the pin", ovvero per cercare di avvicinare il più possibile la palla alla buca con il primo colpo: in premio una bottiglia Magnum di Brunello di Montalcino e un soggiorno di 7 notti in un Resort Club Med.