Notizie SportFrancesco Molinari, partenza con scintille
Francesco Molinari, partenza con scintille
di Carolina Durante | 28 agosto 2014
Lo aspettavano tutti i fan del golf italiano, e Francesco Molinari non ha deluso: al termine del primo giro del 71° Open d'Italia presented by Damiani, il 31enne torinese guida la classifica parziale con il totale di 66 colpi, 6 sotto al par, insieme all'austriaco Bernd Wiesberger. Non che Molinari possa ritenersi al sicuro: incollati ai due leader pari merito, vi sono cinque concorrenti (l'americano John Hahn, lo scozzese Richie Ramsay, il sudafricano Hennie Otto, l'inglese Richard Bland e il nordirlandese Gareth Maybin) distanziati di un solo colpo. Che, come ricorda lo stesso Molinari, nel golf è davvero poca cosa: basta una minima distrazione, un rimbalzo sfavorevole della pallina, per ritrovarsi nei guai. Ma le buone notizie per gli azzurri continuano con i risultati del 23enne pugliese Francesco Laporta e del 16enne amateur Emanuele Lipparelli, portacolori del club ospitante e una delle punte della squadra azzurra dilettanti, che hanno consegnato un 68 (meno 4) con cui si sono piazzati all'ottavo posto, insieme ad altri cinque concorrenti.
Nello score, impeccabile, di Francesco Molinari, si leggono sei birdie, e nessun bogey: «Sono partito molto bene, ancora meglio dell'anno scorso», ha commentato Chicco, come viene familiarmente chiamato l'azzurro numero uno, «nel mezzo ho avuto qualche buca di assestamento e poi ho di nuovo accelerato il ritmo. Ma è solo l'inizio», ricorda prudentemente il torinese, che da qualche anno vive a Londra con la moglie Valentina e il figlio Tommaso. «Ero piuttosto teso nelle prime buche, c'è molto in ballo questa settimana (la selezione per la Ryder Cup e il titolo dell'Open d'Italia, che Molinari ha già vinto nel 2006, ndr), ma il fatto di avere potuto provare un po' meglio il percorso e di aver avuto così tanto pubblico ad incitarmi, mi ha fatto ingranare la marcia giusta». E un ruolo lo sta avendo anche il coach che ha scelto un anno fa per il putting, Dave Stockton, che sembra fare ora la differenza in termini di risultati e quindi di fiducia, così importante in uno sport che ad alti livelli si gioca in buona parte con la testa.
Ben piazzati sono anche Gregory Molteni (70, meno 2, 26° posto) e il terzetto formato da Edoardo Molinari, Alessio Bruschi e il dilettante Guido Migliozzi che con 71 (meno 1), occupano la 43.ma posizione. Ha invece un po' deluso Matteo Manassero, 82.mo, che soprattutto nelle sue prime nove buche (era partito dalla buca 10) ha espresso un gioco falloso: per lui un 73 (+1), realizzato con tre birdie, due bogey e un doppio bogey (alla 16, par 3) assolutamente da migliorare domani per poter continuare la gara.
Al termine del secondo giro infatti, vengono eliminati tutti i giocatori con un totale peggiore dei primi 65 più eventuali pari merito.