Notizie ItaliaLa Renzinomics (senza Renzi) all'esame di Cernobbio
La Renzinomics (senza Renzi) all'esame di Cernobbio
di Marco Ferrando | 5 settembre 2014
A meno di improvvisate dell'ultimora, a Cernobbio Matteo Renzi non ci sarà: troppo "rischioso", forse, farsi vedere in riva al lago tra uomini di finanza e d'accademia. In compenso, al workshop The European House - Ambrosetti il governo sarà presente in massa, al punto che - qualcuno ironizza - domenica, finiti i lavori, tanto varrebbe organizzare un consiglio dei ministri.
Seppur orfana del premier, la politica sarà grande protagonista della tre giorni che quest'anno festeggia i suoi 40 anni, dove sono attesi i presidenti di Camera e Senato, sette ministri, tre ex premier, quattro commissari europei (seppur uscenti), guidati dal presidente José Barroso. Al centro dell'attenzione, comunque, resterà il governo. Con la Renzinomics chiamata all'esame di maturità: al forum di primavera era appena agli inizi e se l'era cavata con una sostanziale promozione (in particolare, era piaciuto il salario minimo rilanciato nell'ultima sessione dal vice ministro Morando), ma in questi mesi - corroborata dal risultato delle elezioni europee - ha preso forma, con l'agenda delle riforme e la linea semi-rigorista in Europa. Così, la tre giorni a Villa d'Este sarà un'occasione importante per capire quale sia il giudizio della comunità finanziaria internazionale, finora poco compatta nel valutare la fase politica italiana e posizionare Matteo Renzi.
Economisti, uomini di finanza e di impresa di 15 Paesi diversi avranno modo di valutare il piano del governo sull'economia (con il ministro Padoan a chiudere la tre giorni), le riforme (presentate da Maria Elena Boschi), il lavoro (Giuliano Poletti sarà coinvolto in un atteso faccia a faccia con il suo omologo tedesco Jorg Asmussen), le infrastrutture (Lupi), la sanità (Lorenzin), l'università e l'alta formazione (Giannini). Più impegnativo il compito del ministro allo Sviluppo eocnomico, Federica Guidi, che si troverà a parlare di competitività e crescita con il ceo di Fiat, Sergio Marchionne.
Per un premier assente, tre ex presenti: Romano Prodi, Mario Monti, Enrico Letta, tutti "di casa" a Cernobbio. Un po' come Gianroberto Casaleggio, che dopo il debutto dell'anno scorso ha deciso di tornare sul Lago di Como per il primo week end di settembre. Tra i politici, spicca la presenza di Matteo Salvini (a raccontare la sua "Alternativa per l'Italia"), ma soprattutto il plotone in arrivo da Bruxelles, guidato dal presidente Barroso e dal vice Joaquin Almunia; d'altronde all'Europa sarà dedicata praticamente tutta la giornata di sabato, che vedrà anche un atteso confronto - moderato da Nouriel Roubini, uno degli "oracoli" di Cernobbio - tra il presidente dell'Eurogruppo, l'olandese Jeroen Dijsselboem, il commissario finlandese Jyrki Katainen, uno dei "falchi" di Bruxelles, e Romano Prodi su crescita e rigore. Ampio spazio all'innovazione, l'educazione e soprattutto alle crisi geopolitiche che infiammano lo scacchiere mondiale, con alcune presenze fisse del workshop Ambrosetti, come il premio nobel Shimon Peres e il senatore americano John McCain.
@marcoferrando77