Notizie ItaliaKatainen: riforme d'impatto per la flessibilità
Katainen: riforme d'impatto per la flessibilità
di Beda Romano, con un articolo di Isabella Bufacchi | 7 settembre 2014
CERNOBBIO - Sarà un autunno delicato nei rapporti tra Bruxelles e gli stati membri della zona euro. Non c'è paese, o quasi, in cui il rallentamento economico non faccia temere buchi finanziari e obiettivi mancati. Intervistato a Cernobbio, il commissario agli Affari economici Jyrki Katainen, ex premier finlandese di 42 anni che siederà anche nella prossima Commissione Juncker, tratteggia la sua filosofia. Sottolinea l'importanza di continuare nel risanamento, ma al tempo stesso spiega che Bruxelles è pronta a valutare i bilanci tenendo conto delle riforme adottate dai governi se hanno «un impatto sostanziale».
Su questo fronte, dice, «voglio essere costruttivo». Sui modi per rilanciare gli investimenti, l'uomo politico considera «interessante» l'idea italiana di un fondo ad hoc finanziato dall'Unione e dagli stati membri.
Il rallentamento economico in Italia è evidente. La Commissione prevedeva in giugno una crescita dello 0,6% per il 2014. È un obiettivo ancora realistico?
In alcuni paesi gli ultimi dati sono stati peggiori delle attese. Gli ultimi sviluppi in Italia sono stati particolarmente deludenti. Non voglio fare cifre. Aspettiamo novembre quando pubblicheremo nuove previsioni.
C'è il rischio che quest'anno il deficit italiano torni sopra al 3,0% del prodotto interno lordo?
Il governo italiano dice di no, e speriamo sia così.
La Commissione ha chiesto in giugno al governo «di rafforzare le misure di bilancio». Siete contenti di quanto ha fatto il governo?
Valuteremo la situazione in autunno. Nel frattempo, incoraggiamo il governo a introdurre le misure discusse in questi mesi.
Insisterete, nel caso, per una manovra correttiva?
Non voglio speculare. Vedremo quando faremo in autunno una valutazione sia dell'andamento dei conti pubblici che degli sviluppi sul fronte delle riforme economiche. Più in generale, al di là dell'Italia, il limite del 3,0% di deficit nominale è una delle nostre regole di bilancio e va rispettata, anche con misure correttive se necessarie.
Cosa si aspetta dalla finanziaria 2015 che il governo italiano deve presentare a Bruxelles entro il 15 ottobre?
Mi aspetto un impegno chiaro al rispetto dell'obiettivo di medio termine (vale a dire un pareggio di bilancio strutturale nel 2015, ndr). Sono anche molto interessato alle riforme che il governo presenterà. L'agenda illustrata in questi mesi è molto positiva. L'Italia deve aggredire le sue debolezze di lungo termine. La maggor parte dei suoi problemi, infatti, non è ciclica. Riforme delle istituzioni, del mercato del lavoro, del sistema giudiziario sono tutte necessarie.