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Mondiali rugby, Argentina e Australia conquistano la semifinale

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Mondiali rugby, Argentina e Australia conquistano la semifinale

Argentina e Australia sono le altre due semifinaliste della Coppa del Mondo di rugby 2015. I quarti di finale di questo pomeriggio a Londra e Cardiff hanno deciso la griglia del prossimo fine settimana iridato. Dopo Nuova Zelanda e Sudafrica, che si sono guadagnate il posto tra le prime quattro squadre del mondo ieri, sono quindi ancora due formazioni del Rugby Championship ad andare avanti nell'avventura dei mondiali di Inghilterra.

Quello che sembrava quasi un risultato scontato prima di scendere in campo non lo è per niente a vedere come sono state giocate le partite. A soffrire di meno sono stati i Pumas contro l'Irlanda, battuta per 43 a 20, mentre i Wallabies sono riusciti a strappare il biglietto per la semifinale solo all'ultimo minuto contro la Scozia, che è stata in partita per 80 minuti, passando per 35 a 34 grazie a un calcio a trenta secondi dallo scadere, quando erano gli scozzesi in vantaggio. La Scozia è andata veramente a un passo dal colpaccio.

La squadra che sembrava la più facile sulla carta si è dimostrata la più difficile da superare, dando vita a un match aperto fino all'ultimo minuto, cosa che non era accaduta neanche in Sudafrica-Galles di ieri, la partita più intensa del mondiale tra quelle viste fino a ora.

L'Argentina è la prima come tempistica a ottenere il posto in semifinale. I Pumas sono partiti fin da subito più carichi e motivati, tanto che i primi punti sono tutti a marca sudamericana. Moroni segna la prima meta, con la trasformazione di Sanchez per il 7 a zero. La seconda meta è sempre dei Pumas con Imhoff, con Sanchez che trasforma (14-0) per poi allungare ancora con un calcio piazzato (17-0). Il cartellino giallo per il pilone argentino Herrera dà all'Irlanda la superiorità numerica per i successivi 10 minuti.

Grazie a un piazzato di Madigan i campioni in carica del Sei Nazioni si portano sul 17 a 3. Sanchez replica subito dopo e rimette a posto le distanze (20-3). Gli ultimi punti del primo tempo però sono irlandesi che cerca di raddrizzare una partita iniziata a senso unico. Fitzgerald va in meta per il 20 a 8 con la trasformazione di Madigan (20-10). La ripresa inizia con i verdi in attacco che grazie alla meta di Murphy con la trasformazione del solito Madigan (20-17) si riportano sotto con il punteggio. L'Irlanda sembra poter riprendere in mano il match ma Sanchez allunga ancora con un calcio piazzato (23-17). L'arbitro grazia Herrera che si meriterebbe il cartellino giallo che, sommato a quello del primo tempo, vorrebbe dire cartellino rosso. Per l'Argentina restare in 14 a questo punto della partita, quando manca circa mezz'ora alla fine, potrebbe cambiare tutto. Il pilone biancoceleste se la cava con un richiamo verbale e Madigan fallisce il calcio del pareggio, prima al 52' e poi al 59'. Sanchez, invece, non sbaglia e al 63' allunga sul 26 a 20.

Le squadre iniziano ad accusare stanchezza, tuttavia, i sudamericani dimostrano di avere qualche energia in più rispetto agli irlandesi che, va ammesso, sono privi di alcuni dei propri uomini migliori, fermati dagli infortuni. L'Argentina a questo punto prende il largo e al 68' manda in meta Tuculet (33-20 con la trasformazione di Sanchez). Una manciata di minuti dopo arriva la seconda meta di Imhoff, la quarta dei Pumas, trasformata anche questa volta da Sanchez (40-20). Prima del fischio finale dell'arbitro c'è il tempo per un altro calcio piazzato del mediano di apertura argentino per il 43 a 20 finale.

Un'ora dopo circa dalla fine, alle ore 17 in Italia (le 16 in Inghilterra) si parte con la seconda partita della giornata, quella tra Australia e Scozia. Si scontrano i Wallabies, due volte e campioni del mondo e considerati tra i favoriti per questa edizione, e la cenerentola europea, ultima al Sei Nazioni 2015, battuta anche dall'Italia. La partita che era considerata la più scontata nel risultato una volta finita la fase a gironi del mondiale e definiti i quarti di finale, parte come previsto, per poi cambiare subito direzione. All'8' arriva la prima meta dell'Australia con Ashley-Cooper per il 5 a zero (Foley manca la trasformazione).

La reazione scozzese non si fa attendere e al 13' Laidlaw centra i pali per il 5 a 3 che poi diventa un 10 a 5 in favore degli scozzesi grazie alla meta di Horne, trasformata dal mediano di mischia in maglia blu. Al 21' Laidlaw allunga ancora per il 13 a 5. Gli attacchi australiani non riescono a portare punti fino al 29', quando Mitchell schiaccia l'ovale per il 13 a 10, con Foley che sbaglia anche questo secondo calcio. Non commette invece errori Laidlaw al 33' per il 16 a 10. I Wallabies tentano ancora di farsi pericolosi e i loro tentativi sono premiati al 39' grazie a una meta di Hooper arrivata grazie a una rolling maul. Foley sbaglia ancora e si va al riposo sul 16 a 15 per gli scozzesi. Tutti si chiedono quanto reggerà ancora l'europea contro i campioni del Sud e il cartellino giallo per l'ala scozzese Maitland al 42' fanno temere per il peggio. Mitchell realizza una meta, trasformata da Foley al primo centro della partita, per il 22 a 16 in favore dei Wallabies che non riescono a prendere il largo. Laidlaw al 46' si riporta sotto con un calcio (22-19) e l'arbitro è bravo a chiamare l'intervento del Tmo su una azione da meta dell'australiano Ashley-Cooper.

Viene individuato un in avanti che ha viziato un passaggio e si riparte sul 22 a 19. Al 53' un calcio di Foley fa allungare gli australiani per il 25-19. Gli scozzesi non mollano la presa e con la meta di Seymour si riportano a un punto sotto 25-24, senza la trasformazione di Laidlaw. È un botta e risposta tra le due squadre, a una meta si risponde con una meta e al 63' arriva quella di Kuridrani, trasformata da Foley (32-24). Gli uomini in maglia blu restano in partita e con un calcio di Laidlaw (32-27), e una meta di Bennett, trasformata da Laidlaw, al 73' si portano in vantaggio per 34 a 32. La Scozia cerca di gestire gli ultimi minuti ma un fallo al 79' regala ai piedi di Foley l'occasione del sorpasso. Nonostante la giornata non molto positiva al piede, il mediano di apertura giallo-verde non fallisce il calcio più importante della partita che finisce sul 35 a 34 per l'Australia.

La partita
Irlanda-Argentina 20-43 (fine primo tempo 10-20). Per l'Irlanda: 2 mete (Fitzgerald, Murphy), 2 calci piazzati (Madigan), 2 trasformazioni (Magidan),. Per l'Argentina: 4 mete (2 Imhoff, Moroni, Tuculet), 5 calci piazzati (Sanchez), 4 trasformazioni (Sanchez). Cartellino giallo: Herrera (Argentina). Calci fermi: Madigan 4 su 6; Sanchez 9 su 10.

La partita
Australia-Scozia 35-34 (fine primo tempo 15-16). Per l'Australia: 5 mete (Ashley-Cooper, 2 Mitchell, Hooper, Kuridrani), 2 calci piazzati (Foley), 2 trasformazioni (Foley). Per l'Irlanda: 3 mete (Horne, Seymour, Bennett), 5 calci piazzato (Laidlaw), 2 trasformazioni (Laidlaw). Cartellino giallo: Maitland (Scozia). Calci fermi: Foley 4 su 7; Laidlaw 7 su 8.

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