«Mi rode sempre, anche adesso che sono in pista». Non usa mezzi termini Valentino Rossi nel giorno delle prove libere per il gran premio di Valencia, quello che assegnerà il titolo di campione del mondo della Motogp 2015. La delusione per il verdetto del Tas, che non ha accolto il suo ricorso contro la decisione della Federazione del motociclismo di farlo partire ultimo nell’ultima gara della stagione (dopo il duello rusticano con Marc Marquez a Sepang e la conseguente caduta dello spagnolo) è ancora fresca.
Sarà un’impresa durissima ribaltare i pronostici, che sono tutti dalla parte del suo avversario (nonchè compagno di scuderia) Jorge Lorenzo.
Un po’ di conti
Rossi, che ora è davanti in classifica di 7 punti rispetto al pilota spagnolo, deve tagliare il traguardo per secondo, se Lorenzo dovesse vincere, oppure terzo se il maiorchino fosse secondo. Se Lorenzo dovesse giungere terzo, al Dottore basterebbe anche un sesto posto. Difficile ipotizzare posizioni più arretrate per Lorenzo, in una stagione vissuta da protagonista: troppo abile, freddo e concentrato sull’obiettivo per rischiare eccessivamente e per buttare al vento un match ball di questo tipo. Rossi non può permettersi nemmeno un pareggio in classifica: in questo caso il titolo andrebbe al suo rivale, che - fin qui - ha vinto sei gare contro quattro.
Rossi quarto nelle seconde prove libere
Nella seconda sessione delle prove libere Valentino Rossi si è piazzato quarto: il distacco dal migliore, guarda caso proprio Jorge Lorenzo, è di 0.364 millesimi. Secondo tempo per la Honda di Daniel Pedrosa (+0.266), terzo per la Ducati di Andrea Iannone (+0.333). Marc Marquez (+0.370) si è piazzato quinto. Domani, con le qualifiche, si comporrà la linea di partenza del Gp di Spagna. Dopo di che sarà la bolgia: Lorenzo, Marquez, Pedrosa, Iannone, Rossi. Chi aiuterà chi? Sarà sfida all’ultima staccata, Comunque un grande finale per una stagione spettacolare, con oltre 100mila persone sugli spalti a godersi la gara. E in molti, nonostante tutto, a tifare Valentino.
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