Il presidente della Fifa Sepp Blatter e quello della Uefa, Michel Platini, sono stati squalificati per otto anni da tutte le attività legate al calcio. Lo ha deciso la commissione etica della Fifa in relazione all'inchiesta interna relativa a un pagamento sospetto di 1,8 milioni di euro, in capo ai due dirigenti.
La Commissione non ha giudicato convincenti le spiegazioni del presidente Blatter e del capo dell'Uefa Platini, sulla vicenda dei due milioni di franchi svizzeri pagati dal primo al secondo, per prestazioni professionali lontane negli anni e mai contrattualizzate formalmente. La squalifica dei massimi vertici della Fifa ha effetto immediato e, anche se i due potranno presentare appello alla Fifa e poi anche dinanzi alla Corte arbitrale per lo sport, la prima inevitabile conseguenza è l'impossibilità per Michel Platini di candidarsi alle elezioni per la presidenza della Fifa il prossimo 26 febbraio. La commissione etica ha anche condannato Blatter e Platini al pagamento di un'ammenda, rispettivamente di 50mila e di 80mila franchi svizzeri.
A 79 anni Blatter conclude malamente la sua lunga carriera di amministratore del calcio mondiale. A capo della Fifa dal 1998, lo svizzero aveva già annunciato la sua intenzione di dimettersi prima delle elezioni presidenziali di febbraio. «Io continuo a essere il presidente della Fifa» ha dettoBlatter - A me dispiace, io non me ne vergogno, ha aggiunto - mi vergogno delle prove che hanno presentato. Il presidente può essere sollevato solo dall'assemblea generale». «Nessuna novità, il verdetto era stato scritto quattro mesi fa. Per questo non sono sorpreso». Questa la prima reazione di Michel Platini dopo la squalifica.
Blatter e Platini erano stati provvisoriamente sospesi per 90 giorni l'8 ottobre in relazione al pagamento ricevuto dal numero uno della Uefa nel 2011 per un lavoro svolto per la Fifa tra il 1998 e il 2002. Sia Blatter che Platini hanno negato ogni addebito e con ogni probabilità porteranno i loro casi alla Corte di Losanna. Entrambi hanno però ammesso che non c'è stato nessun accordo scritto per il pagamento, ma si è trattato di un «accordo tra gentiluomini». Non è chiaro però il motivo per cui Platini ha ricevuto il denaro solo nove anni dopo il lavoro svolto. La camera arbitrale del Comitato Etico presieduta da Hans Joachim Eckert ha comunque evidenziato che «Blatter, nella sua qualità di presidente della Fifa, ha autorizzato il pagamento al signor Platini che non aveva fondamento giuridico». Secondo la commissione «né nella sua dichiarazione scritta né nella sua audizione personale Blatter è stata in grado di dimostrare una base giuridica per questo pagamento. La sua affermazione di un accordo verbale è stata definita come non convincente ed è stata respinta dalla Camera. Le prove disponibili alla camera arbitrale nel caso di specie non sono state sufficiente a stabilire, nella misura richiesta, che il signor Blatter ha chiesto l'esecuzione o l'omissione di un atto ufficiale del signor Platini». Inoltre, sempre secondo la Commissione Etica, Blatter «si è trovato in una situazione di conflitto di interessi» oltre ad aver «violato il suo dovere fiduciario nei confronti della Fifa».
© Riproduzione riservata