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Anm, Davigo «apre» al Guardasigilli: noi sempre pronti a dialogo, ma no a insulti

«Siamo da sempre disponibili al dialogo, che è cosa diversa da quando veniamo insultati». L’ultima puntata dello scontro-confronto tra giustizia e politica su corruzione e impunità della classe dirigente, innescato una settimana fa da un’intervista del neo presidente Anm Piercamillo Davigo, lo vede oggi nei panni di pompiere. Lasciando la riunione della giunta Anm al Palazzaccio, a piazzza Cavour a Roma, Davigo “apre” infatti alle parole del Guardasigilli Orlando pronto a dare mezzi e risorse per processi più rapidi, promettendo per luglio l’attesa riforma della prescrizione. «Si tratta di trovare le strade idonee - chiarisce Davigo - per dare efficienza al sistema giudiziario. Sotto questo profilo mi sembra che il ministro Orlando abbia fatto dichiarazioni incoraggianti».

Minisci: no a scontri ma vogliamo riforma organica prescrizione
Le toghe, aggiunge il segretario dell'Anm Francesco Minisci riferendosi alle polemiche infuocate degli ultimi giorni, «non hanno alcuna intenzione di alzare i toni. Non vogliamo alimentare lo scontro, siamo pronti al dialogo: siamo un interlocutore tecnico che vuole dare un contributo fattivo sulle riforme, su cui ci confronteremo con grande senso istituzionale», assicura Minisci. Quanto alla riforma della prescrizione, una delle richieste più pressanti dei magistrati alla poltica, costituisce «una priorità» del nostro sistema giudiziario, e«non puo' passare solo con l'introduzione di norme che semplicemente allungano i termini in relazione ai gradi di giudizio ». Inoltre l'Anm «ha a cuore il problema della giustizia civile - aggiunge Minisci - e dei colleghi costretti ogni giorno a sopperire alla carenza di risorse e a fare i conti con un contenzioso insostenibile».

Cartoni: confermata la collegialità della giunta Anm
Getta acqua sul fuoco delle polemiche anche il vice presidente dell'Anm Luca Poniz (Area): «Ci siamo chiariti sui temi, c'è stato un confronto reale e costruttivo sulle questioni più importanti», e «ora si aprono orizzonti positivi. Davigo non aveva nulla di cui scusarsi, c’è stata una lettura drammatizzata, sbagliata e fuorviante». Parlando delle reazioni interne all'intervista del leader del sindacato delle toghe Poniz punta invece il dito contro i giornali che hanno dato una «lettura drammatizzata, fuorviante e sbagliata». Nella riunione di giunta «è stata affermata la collegialità della giunta stessa e la soddisfazione per le parole collaborative espresse dal ministro della Giustizia Andrea Orlando - spiega invece il segretario dell'Associazione magistrati, Corrado Cartoni (MI). «Il nostro auspicio - conclude - è di un confronto che rifugga polemiche e scontri e che attenga invece alla sostanza dei problemi».

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