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Dossier Renzi alle Olimpiadi: «Al mondo serve un momento di fratellanza»

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Dossier | N. 97 articoliOlimpiadi e Paralimpiadi di Rio 2016

Renzi alle Olimpiadi: «Al mondo serve un momento di fratellanza»

Ansa
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Matteo Renzi inaugura Casa Italia a Rio in un'atmosfera internazionale di grande intensità: membri del Cio, presidenti delle federazioni e ospiti da tutto il mondo. La soddisfazione del premier è palpabile per una struttura di pregio che sa emozionare e sorprendere: “Quando dieci mesi fa il presidente Malagò mi presentò questo posto, mi sembrava eccessivo, oggi posso dire che è reale ed è nato dal gioco di squadra – ha esordito il premier - .

Per noi è una notte speciale, insieme possiamo condividere i valori dei Giochi che sono rispetto e pace. Quando studiavamo i Greci a scuola, abbiamo imparato che durante le Olimpiadi si fermavano le guerre e le crisi. Ora non è più così, ma al mondo serve un momento di fratellanza, e i giochi la rappresentano”. E poi un invito per gli azzurri: “Siamo qui per spingere i nostri atleti: l'Italia è alla ricerca del 200esimo oro della sua storia e io sto qui solo sabato: se non arriva, è un problema del premier… Non possiamo stare inermi davanti al terrorismo, dobbiamo lavorare insieme per non perdere la nostra identità, mantenere i nostri valori e lo sport li incarna alla perfezione. Mai come oggi, quando il tricolore ha illuminato il Cristo, ho sentito l'orgoglio e la passione di far parte di una grande nazionale”.

Poi, ha preso la parola il presidente del Coni, Giovanni Malagò: “Sono fiero di ospitarvi in questa struttura che unisce Rio all'Italia. Non sono presuntuoso se dico che è la Casa Italia più bella di sempre. E sono onorato dalla presenza del premier che, ancora una volta, mostra la vicinanza del governo al nostro movimento. In questa occasione ricordo la serietà della nostra candidatura per il 2024, anche agli amici di Los Angeles, Parigi e Budapest che sono con noi questa sera”.

A quel punto è iniziata la cena con tutti gli ospiti internazionali, quasi un biglietto da visita per dire quanto e che cosa gli italiani sanno fare, anche in vista della candidatura di Roma 2024.
Dopo l'inaugurazione di ieri, Casa Italia, una nave che si appresta a solcare l'Ocenano, sarà il ritrovo dello sport azzurro e del made in Italy più bello. Qui gli atleti con le loro medaglie al collo e il cuore folle di gioia verranno per festeggiare i successi e lo faranno a partire dal ponte che unisce la struttura alla terra ferma, per poi oltrepassare una sala circolare dove si ballava la bossanova in un trionfo di immagini a 360° e da dove si accede alla sala delle conferenze. Una scenografia da marcia trionfale. Che si concluderà con l'incisione del nome del nuovo successo italiano al muro che ricorda gli sponsor: sono loro che hanno sostenuto l'Italia Olympic Team, sono loro che hanno dato una mano decisiva a costruire questo nuovo wall of fame.

E' un nuovo modo di intendere le sponsorizzazioni, vicino al fundraising. Bellezza di gesti atletici e bellezza di arredi e spazi: il Coni ha fatto un lavoro sontuoso a Casa Italia, dando un'anima italiana a questo club, dove negli anni Sessanta la migliore gioventù carioca ballava il jazz e immaginava un Brasile protagonista sulla scena mondiale.
Fra stanze immense e arredi sinuosi, fra le sale della zona termale con vista sul Cristo Redentore e lounge dove riposare e chiacchiere, fra zone verdi colorate dalle bouganville, Casa Italia offre tutto ad atleti, tifosi, turisti. E' l'Italia più bella, forte, è l'Italia di cui troppo spesso ci dimentichiamo. Meno male che gli stranieri ci ricordano sempre la nostra unicità, la nostra grande bellezza.

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