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Cantone: Raggi chiese parere urgente sulla Raineri

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roma nel caos

Cantone: Raggi chiese parere urgente sulla Raineri

«Questa storia della strumentalizzazione del nostro ruolo la sento ripetere ogni giorno, ma il mio motto è che quando riteniamo di avere competenza per intervenire e ragione nel merito non ci fermiamo, altrimenti si ritorna alla palude e all'immobilismo». È quanto afferma al Corriere della Sera il presidente dell'Anac, Raffaele Cantone, che sul parere dato dall'Authority alla nomina della magistrata Carla Raineri a capo di Gabinetto a Roma, spiega di aver ricevuto la richiesta «dalla sindaca Raggi in persona, nel suo ufficio, nel primo pomeriggio del 29 agosto». Sul parere fornito da Raffaele Cantone sulla sua nomina, Raineri (che si è dimessa subito dopo aver appreso il suo contenuto) in alcune interviste aveva sollevato perplessità rilevando: «Devo dire che il presidente dell'Anac ha agito con sorprendente rapidità: ha ricevuto la richiesta il 30 agosto, riunito il consiglio il 31 agosto, redatto e trasmesso il parere alla sindaco alle 16.53 dello stesso giorno».

Cantone: Raggi su Raineri chiese un parere urgente
«Alla fine dell’incontro - ha spiegato ancora Cantone - mi ha detto che per lei la questione era urgente. La richiesta occupava due pagine, più gli allegati. Io ne ho parlato con il professor Merloni, che si occupa di vigilanza anticorruzione, e abbiamo subito verificato che c'erano profili di nostra competenza. In particolare due diversi pareri dell'Avvocatura comunale, difformi nel tempo». «Noi non ci siamo pronunciati sulla nomina, bensì sulla procedura. Sulla forma, non sul merito: bastava cambiarla e non c'era bisogno di dimissioni», ha chiarito dunque il presidente Anac. Secondo il parere dell'Anac la nomina della magistrata a capo di gabinetto, effettuata prima facendo riferimento all'articolo 90 del Tuel, e poi con una successiva delibera, invocando l'articolo 110 del Testo unico degli enti locali era sbagliato, perché doveva avvenire sulla base dell'articolo 90 Tuel che però fissa limiti ai compensi. Lontani dai 193mila concessi a Raineri, che avevano creato scompiglio (il capo di gabinetto di Chiara Appendino a Torino ne guadagna 63mila) ma che erano di poco inferiori al suo stipendio da giudice.

Oggi il parere dell’Anac su Marra
Quindi Cantone ha fatto sapere che il parere sulla nomina e il compenso di Salvatore Romeo «lo esprimeremo oggi, è già iscritto all'ordine del giorno del Consiglio» ma «in questo caso c'è anche da risolvere la questione preliminare sulla nostra competenza a pronunciarsi». Salvatore Romeo, funzionario comunale, è stato messo in aspettativa e poi riassunto ex articolo 90 del Testo Unico degli enti locali in quello che è stato soprannominato il “blitz di Ferragosto”, triplicandogli lo stipendio da 40mila a quasi 120mila euro. Una nomina contestata da Raineri e dal dimissionario assessore al Bilancio Marcello Minenna. Oltre che dalla base M5s.

“Noi non ci siamo pronunciati sulla nomina, bensì sulla procedura. Sulla forma, non sul merito: bastava cambiarla e non c'era bisogno di dimissioni per la Raineri”

Raffaele Cantone, presidente Anac 

Domani il responso su nomine Muraro e Minenna
Ma l’Anac darà un parere anche sulla nomina degli assessori Marcello Minenna, e Paola Muraro. Anche se Cantone non sembra rilevare anomalie. «Decideremo domani - ha dichiarato il presidente Anac - La procedura su Minenna non s'è fermata, poiché eventuali irregolarità non sono state sanate dalle dimissioni, mentre sulla Muraro sono stati segnalati problemi di incompatibilità. A prima vista mi pare di poter dire che in nessuno dei due casi ci siano anomalie».

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