Lifestyle

Champions, Juventus spietata contro una Dinamo Zagabria inguardabile

  • Abbonati
  • Accedi
contropiede

Champions, Juventus spietata contro una Dinamo Zagabria inguardabile

Chi aspettava risposte sullo stato di salute della Juventus non le ha avute, e non le avrà: non almeno dalla partita di Champions di ieri sera, stravinta dai bianconeri (4-0) in casa di una Dinamo Zagabria che definire inguardabile è perfino esageratamente positivo. I croati, in questo momento della stagione, valgono più o meno come Crotone, Empoli e Palermo: le ultime tre della nostra Serie A. E le risposte, quelle vere, non possono arrivare dallo scontro con una squadra che in due gare di Champions ha incassato sette gol senza riuscire a segnarne uno. Tre a zero subìto a Lione, quattro a zero in casa, questo il misero bottino della Dinamo.

La vittoria della Vecchia Signora è importante, perché muove la classifica dopo il pareggio interno con il Siviglia, e lo è ancora di più perché lo stesso Siviglia ieri sera ha battuto il Lione: uno a zero, il minimo, ma dando per l’ennesima volta la sensazione di essere una squadra solida, poco incline a metterla dentro ma bravissima a blindare la difesa. Non sarà un avversario facile per la Juventus in chiave qualificazione al primo posto del girone.

Come dicevo non bisogna cercare risposte da una gara dove la pochezza dell’avversario oscura e rende difficilmente individuabili i confini di limiti e pregi. Ieri sera ha funzionato tutto: la difesa, con i soliti Barzagli, Bonucci e Chiellini a fare muro. Il centrocampo, dove nessuno ha rimpianto la partenza di Pogba ed Hernanes ha giocato una gara più che buona. In attacco, dove a prima vista Higuain e Dybala hanno dato la dimostrazione di poter, eccome, giocare insieme. Il poker porta la firma di Pjanic (anche per lui ottima gara), Higuain, Dybala e Dani Alves. Tutto bene, insomma, quel che finisce bene.

Da sottolineare, però, soprattutto il colpo da maestro di Allegri che sceglie la gara giusta, quella contro la debolissima Dinamo, per dare agli avversari e soprattutto ai suoi uomini la sensazione che tutto funzioni in modo perfetto. Gli allenatori di esperienza si vedono anche da queste piccole, ma grandi scelte. Ovvero dalla capacità di scegliere l’avversario giusto, in un momento poco brillante per la propria squadra, per far sembrare orologi svizzeri meccanismi che invece andranno testati in altre situazioni. Sicuramente con il Siviglia, come già detto, ma anche contro il Lione.

Nonostante la sconfitta di ieri sera i francesi hanno di fatto dominato gran parte della gara, colpendo una traversa sullo zero a zero e costruendo almeno quattro chiarissime occasioni da gol nel primo tempo. Insomma la classica gara che, se nel calcio decidessero le giurie come succede nel nuoto sincronizzato, i francesi avrebbero portato a casa senza fatica. Invece decidono i gol, e l’unico lo ha messo a segno Ben Yedder a inizio secondo tempo. Ma per il gioco mostrato i francesi rischiano di esser un brutto cliente anche per la Juventus, che incontreranno tra le mura amiche il prossimo 18 ottobre.

Negli altri gironi da segnalare lo stop del Real Madrid, fermato sul 2-2 in casa del Borussia Dortmund, e la bella vittoria casalinga della Foxes di Claudio Ranieri contro il Porto. Il Leicester, che nella prima gara del girone aveva rifilato tre gol a zero al Bruges, si porta così in vetta alla classifica candidandosi per il passaggio agli ottavi: chi vuole tornare con la memoria alla favola del Nottingham Forest faccia pure. Gli ingredienti ci sono tutti, anche se di solito la storia non si ripete. Ma quando si ripete regala pagine da leggenda.

© Riproduzione riservata