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Cartelle Equitalia, 2 miliardi dalla rottamazione. Le multe si…

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decreto fiscale lunedì in gazzetta

Cartelle Equitalia, 2 miliardi dalla rottamazione. Le multe si pagano, gli interessi no

Il decreto fiscale che accompagna la manovra, completo della bollinatura della Ragioneria generale, dello Stato, è arrivato oggi al Quirinale ed è stato firmato dal Capo dello Stato. Lunedì la pubblicazione in Gazzetta Ufficiale. Equitalia sarà sciolta e a partire dal primo luglio 2017 al suo posto sarà istituito un ente pubblico economico, denominato “Agenzia delle Entrate-Riscossione”, sottoposto all'indirizzo e alla vigilanza del Mef. Presidente dell'ente sarà il direttore dell'Agenzia delle Entrate. Lo statuto della nuova Agenzia delle
entrate-Riscossione che sostituirà Equitalia «è approvato con decreto del Presidente del Consiglio dei ministri, su proposta del ministro dell'Economia». Lo statuto, si specifica, «disciplina le funzioni e le competenze degli organi e indica le entrate dell’ente».

Da rottamazione cartelle 2 miliardi nel 2017
La “definizione agevolata” delle cartelle di Equitalia (con pagamento della quota capitale e rottamazione di sanzioni e interessi di mora) garantirà nel 2017 un gettito erariale di 2 miliardi di euro. Lo si legge nella Relazione tecnica del
decreto fiscale. La rottamazione, congiuntamente all’effetto degli interventi di potenziamento della riscossione, porterà ad un totale di 3,7 miliardi nel triennio 2017-2019

Sanati gli interessi sulle multe
Saranno interessati dalla rottamazione tutti i carichi (ad esempio Irpef, Irap e contributi previdenziali) affidati per la riscossione ad Equitalia dal 2000 al 2015, che saranno alleggeriti dalle sanzioni amministrative e degli interessi di mora. Si pagheranno la quota capitale, gli interessi legali, aggio e costi di notifica. Anche le cartelle relative alle multe stradali saranno ammesse alla sanatoria. Sulla cartella per violazione del codice della strada si pagherà la sanzione amministrativa (ossia l’importo della multa) alleggerita degli interessi. Per lo sconto degli interessi non sarà più necessario il via libera entro 30 giorni dei Comuni, come previsto nella versione iniziale del decreto.

Renzi: nessun condono, ma stop interessi scandalosi
Misure confermate dal premier nel corso di un’iniziativa a Messina sul referendum. Nel decreto fiscale «non c'è condono, si dice che non si pagano gli interessi che sono stati aumentati talvolta al doppio o al triplo in modo scandaloso» ha spiegato il presidente del Consiglio.

Cartelle Equitalia pagabili in 4 rate
Il contribuente che aderisce alla rottamazione delle cartelle (entro 90 giorni dall’entrata in vigore delle norme) può scegliere se pagare l’importo dovuto con la rottamazione in un'unica soluzione oppure in un massimo di quattro rate tutte. La terza rata deve essere versata entro il 15 dicembre 2017. La quarta entro il 15 marzo 2018.

Cartelle Iva rottamate, esclusa solo su import
Anche l’Iva rientra nell’operazione di rottamazione delle cartelle prevista dal decreto fiscale in arrivo in Parlamento. Ad essere esclusa, si legge nel testo, è
solo «l’imposta sul valore aggiunto riscossa all'importazione». Sono anche escluse le somme dovute «a titolo di recupero di aiuti di Stato, i crediti derivanti da pronunce di condanna della Corte dei Conti, le multe, le ammende e le sanzioni pecunarie dovute a seguito di provvedimenti e sentenze penali di
condanna».

Voluntary, sanabili violazioni fino al 30 settembre 2016
Si riaprono inoltre fino al 31 luglio 2017 (con possibilità di integrare l’istanza e presentare i documenti fino al 30 settembre) i termini per la voluntary disclosure. Lo si legge nel testo del decreto fiscale, in cui si precisa che alla nuova operazione non potranno partecipare i contribuenti che hanno già presentato istanza in precedenza. Le violazioni sanabili sono quelle commesse fino al 30 settembre 2016.

Trasmissione dati Iva diventa trimestrale
Dal 2017, inoltre, la trasmissione dei dati Iva diventa trimestrale. L'innovazione, si legge nella relazione tecnica al dl, «comporterà un incremento di gettito dovuto sia al maggior stimolo alla compliance, tramite l'attività dissuasiva posta in essere dall'Agenzia delle Entrate, sia un incremento dovuto all'accelerazione delle somme riscosse tramite i controlli automatizzati».

600 milioni in più per centri accoglienza migranti
Nel testo del decreto fiscale si prevede inoltre che le risorse destinate all’attivazione, la locazione e la gestione dei centri di accoglienza per stranieri irregolari sono incrementate di 600 milioni nel 2016. Inoltre, quale concorso dello Stato agli oneri che sostengono i Comuni che accolgono i richiedenti asilo è autorizzata la spesa di 100 milioni per il 2016 e l’istituzione di uno specifico fondo. Un decreto del ministero dell’Interno definirà le modalità di riparto delle risorse per un massimo di 500 euro a richiedente.

Ddl bilancio alla Camera lunedì
La prossima settimana inizierà in Commissione l’iter parlamentare del ddl bilancio, dove confluiranno le norme sulle semplificazioni fiscali, a partire dal superamento degli studi di settore. Il 5 novembre è il termine fissato per gli emendamenti. Il 21 novembre il testo dovrà essere licenziato dalla Commissione bilancio per andare il giorno dopo all'esame dell’Aula. Il 27 l'assemblea di Montecitorio approverà in prima lettura; quindi passerà al Senato. Dal 28 novembre al 4 dicembre l'attività parlamentare sarà sospesa in vista del referendum costituzionale. Il via libera definitivo del Parlamento dovrà arrivare entro il 31 dicembre.


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