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Il Benetton vince il derby di Pro12 e lascia il fanalino alle Zebre

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RUGBY

Il Benetton vince il derby di Pro12 e lascia il fanalino alle Zebre

Il derby italiano del Pro12 va meritatamente a un Benetton Treviso tormentato dagli infortuni ma più desideroso di vincere la sfida, che si chiude sul 23-12. I padroni di casa sprecano tanto nel primo tempo (finito 6-7), mentre nel secondo sono più concreti degli avversari, trovando due mete “di rapina” su palloni rubati alla franchigia con sede a Parma. Le Zebre hanno mostrato guizzi interessanti ma scarsa continuità; nemmeno una certa superiorità in touche e in mischia chiusa è servita ad assicurarsi un match decisamente modesto nella prima frazione (macchiato da una lunga catena di errori) e un po' più accettabile nella ripresa.

La chiave della vittoria biancoverde sta più che altro nella superiorità della mediana, con Tebaldi bravo in difesa e propositivo in attacco, mentre il confronto tra le aperture, uno degli aspetti più interessanti dell'incontro, è stato nettamente vinto da Allan su Canna. Il n. 10 trevigiano ha segnato 18 dei 23 punti della sua squadra, mostrando prontezza al momento di firmare la meta e ottenendo una percentuale superiore all'80% nei calci fermi. Buona la direzione di Mitrea (rumeno di nascita ma italiano per residenza e formazione rugbystica), che, nonostante la presenza di 37 azzurri tra campo e panchina, è stato costretto ad alternare l'italiano all'inglese, lingua ufficiale della competizione.
L'avvio ha visto una netta supremazia territoriale del Benetton, che però ha sciupato tantissimo. Emblematica la doppia occasione intorno al minuto n.10. Prima Barbieri intercetta un pallone ma, anzichè raccoglierlo subito, lo calcia in avanti e colpisce la base del palo, con Venditti che sventa la minaccia. Poi Esposito è placcato da Canna e perde il pallone a millimetri dalla linea di meta. Succede così che siano le Zebre ad andare in meta, poco dopo la mezz'ora, con una punizione giocata in rimessa laterale, la conquista della palla e la spinta in raggruppamento fino al tocco decisivo di Van Schalkwyk.

Canna trasforma e porta la sua squadra sul 7-3. Le Zebre dovranno aspettare però oltre 40 minuti per mettere a segno altri punti, mentre il Benetton - dopo avere accorciato le distanze con Allan nel primo tempo - passa in vantaggio al 12' della ripresa (altro piazzato di Allan) e non molla più la testa della gara. La complicità degli avversari è decisiva nelle due mete che, durante l'ultimo quarto della partita, chiudono il discorso. Le Zebre rubano una rimessa laterale ma lo stesso tallonatore Giazzon riconquista la palla con un calcione in avanti, Canna non controlla, Allan prosegue al piede, raccoglie e va a marcare. Un quarto d'ora dopo il giovane trequarti ala Sperandio intercetta un passaggio tra le linee arretrate bianconere e piazza una volata di 50 metri rendendosi imprendibile. Alla fine arriva anche la seconda meta ospite, con Van Zyl ben servito all'esterno al termine di una bella azione. Ma è troppo tardi: il Benetton vince e in classifica lascia il fanalino di coda al team di Gianluca Guidi, che però ha due partite da recuperare.

La partita
Benetton-Zebre 23-12 (primo tempo 6-7). Per il Benetton: 2 mete (Allan, Sperandio), 3 calci (Allan), 2 trasformazioni (Allan). Per le Zebre: 2 mete (an Schalkwyk, Van Zyl), 1 trasformazione (Canna). Calci fermi: Allan 5 su 6; Canna 1 su 2, Padovani 0 su 1.

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