Italia

Dl terremoto. Gentiloni: «Per risorse non aspetteremo ok Ue»

  • Abbonati
  • Accedi
NUOVO DECRETO TERREMOTO

Dl terremoto. Gentiloni: «Per risorse non aspetteremo ok Ue»

Il Consiglio dei ministri ha approvato il decreto legge in favore delle popolazioni del centro Italia colpite dai terremoti del 2016 e del 2017. Si tratta del terzo provvedimento legislativo in materia varato dal governo, dopo quelli seguiti alle scosse di agosto e novembre dell'anno scorso. Grazie a uno stanziamento di «diverse centinaia di milioni», come ha spiegato il premier Gentiloni, il testo prevede, tra l'altro, la proroga della sospensione tributi e la busta paga pesante per le popolazioni colpite dal sisma. Entro febbraio in arrivo anche 35 milioni di aiuti per gli allevatori.

Gentiloni: «Su risorse non aspetteremo ok Ue»
Per il terremoto «abbiamo risorse nella legge di bilancio, ne stiamo mettendo in campo ulteriori con questo decreto», ha detto il premier Paolo Gentiloni in conferenza stampa dopo il Cdm, spiegando che «abbiamo già anticipato nella lettera inviata ieri a Bruxelles della necessità di ulteriori risorse, almeno un miliardo che nel prossimo periodo sarà necessario». Intanto però, ha aggiunto, non è che possiamo aspettare chissà quali superiori determinazioni. Decidiamo e ci prendiamo le nostre responsabilità».

Nuovi aiuti per gli allevatori
Il nuovo decreto conferma l'aiuto di 35 milioni di euro agli allevatori delle zone terremotate. Sono previsti aiuti a capo da 400 euro per i bovini, 60 euro per gli ovicaprini, oltre ad aiuti per suinicoltori. 2 milioni di euro saranno destinati al settore equino attraverso erogazione di contributi in de minimis. L’aiuto diretto per il mancato reddito sarà erogato entro il mese di febbraio dall'Agea (Agenzia per le erogazioni in agricoltura), che potrà anticipare al 100% le risorse investite dalle Regioni Lazio, Marche, Umbria e Abruzzo, pari a 22 milioni di euro, che sono la prima attuazione del Piano strategico di rilancio agricolo dell'area del sisma.

Credito più facile per i giovani agricoltori
L’Ismea (l'istituto di Servizi per il mercato agricolo alimentare) darà priorità alle aziende dei territori colpiti nella concessione delle agevolazioni e dei mutui a tasso zero previsti per il sostegno alle imprese agricole a prevalente o totale partecipazione giovanile.

Fondo di solidarietà nazionale esteso alle colture assicurabili
Viene garantita, inoltre, la copertura finanziaria per l’attivazione delle misure compensative per interventi a sostegno delle imprese agricole delle regioni interessate dal terremoto o che hanno subito danni a causa del maltempo nel mese di gennaio 2017, anche alle aziende che non hanno sottoscritto polizze assicurative agevolate a copertura dei rischi.

L’attivazione del Fondo consente alle imprese agricole danneggiate dagli eventi calamitosi di godere di tutti gli interventi di sostegno previsti a legislazione vigente come, in particolare, l’erogazione di contributi in conto capitale fino all'80% del danno sulla produzione lorda vendibile ordinaria, l’attivazione di prestiti ad ammortamento quinquennale per le maggiori esigenze di conduzione aziendale, la proroga delle rate delle operazioni di credito in scadenza. Previsto anche l’esonero parziale dal pagamento dei contributi previdenziali ed assistenziali propri e dei propri dipendenti e l’ottenimento di contributi in conto capitale per il ripristino delle strutture aziendali danneggiate e per la ricostituzione delle scorte eventualmente compromesse o distrutte. È stato stabilito anche un incremento della dotazione del Fondo di solidarietà nazionale di 15 milioni di euro per l’anno 2017.

Gentiloni: tutti capiscano gravità, anche Ue
«C'è bisogno che il Paese intero a partire dal governo, le istituzioni territoriali coinvolte, il Parlamento, l'Unione europea, tutti abbiano la consapevolezza dell'importanza della gravità» della situazione nelle aree colpite dal terremoto e dal maltempo e della necessità «di rispondere in modo adeguato». Lo ha detto il premier Paolo Gentiloni nella conferenza stampa dopo il consiglio dei ministri che ha dato l'ok al Dl terremoto. «Credo che l'Italia non dimenticherà questo colpo che è stato inferto a una parte così rilevante del nostro territorio ma, oltre a non dimenticare - ha aggiunto - deve reagire con decisione con un obiettivo credo molto semplice: mettere in campo tutte le norme e le iniziative necessarie per accelerare i percorsi sia di emergenza sia di ricostruzione».

«Dl semplifica e supera burocrazia»
"Dobbiamo accelerare sui problemi e sui rischi di strozzature burocratiche per i territori. Dobbiamo evitare il crearsi di strozzature e, se possibile prevenirle» ha detto poi il premier illustrando i «tre grandi capitoli» del decreto terremoto. Il provvedimento, ha spiegato, prevede misure di «semplificazione e velocizzazione procedurale», d'intesa con l'Anac, per tutto ciò che riguarda alloggi temporanei, opere di urbanizzazione primaria, rimozione delle macerie, le stalle. Inoltre sono previste «misure di semplificazione» per realizzare le nuove scuole e norme che prorogano «meccanismi di sospensione di
pagamento dei tributi e agevolazione fiscale, di cassa integrazione, busta paga pesante, introduzione anticipata di norme a favore della povertà». Quanto alle risorse, il premier ha detto che «non abbiamo un conto esatto dell'ammontare delle risorse. Sono molto, molto consistenti. Sono diverse centinaia di milioni».

Entro febbraio 35 milioni di aiuti per gli allevatori
Su proposta del ministro per le Politiche agricole, Maurizio Martina, nel decreto approvato dal Cdm di oggi sono stati inseriti anche interventi a favore degli allevatori. In dettaglio, si tratta di circa 35 milioni di euro di aiuti diretti per il mancato reddito delle imprese di allevamento da erogare entro febbraio, estensione del fondo di solidarietà alle colture assicurabili e non solo a quelle assicurate e agevolazioni per l'accesso al credito per i giovani agricoltori, oltre ad ulteriori semplificazioni per accelerare l'acquisto delle stalle mobili da parte delle Regioni.

«Valutiamo altre misure per imprese»
«Si tratta di un primo gruppo di misure - ha continuato il premier - ne stiamo valutando altre meno legate all'emergenza ma alla sopravvivenza delle attività produttive che dobbiamo garantire. Saranno misure con un occhio più rivolto non solo a questi giorni dell'emergenza ma ai prossimi mesi».

«Situazione senza precedenti»
«Il lavoro che il governo fa ripetutamente sul terremoto non deriva da una particolare passione del governo a fare un percorso a tappe - ha spiegato ancora Gentiloni - ma purtroppo dal fatto che la situazione che ci siamo trovati a fronteggiare è senza precedenti. Non ricordo una sequenza di eventi sismici di questa gravità ripetuta nei mesi».
«La percezione di gravità che la sequenza terribile del 18-20 gennaio - ha proseguito - ha dato ai nostri concittadini dopo quello che era accaduto in agosto, è una percezione molto seria. Purtroppo siamo di fronte a una sequenza che ha provato le popolazioni. Non dobbiamo sottovalutare la gravità degli effetti che questo può produrre sul piano materiale e psicologico su quelle popolazioni. Un conto è subire una scossa di terremoto anche grave e poi più o meno lentamente risalire la china, un conto trovarsi di fronte al ripetersi di episodi così gravi che possono anche cambiare per l'atteggiamento verso il futuro», aggiunge.

Errani rassicura: «Risorse ci sono»
«Le risorse ci sono e ci saranno. Il governo conferma pienamente questo aspetto, bisogna dare sicurezze alle persone che stanno vivendo un dramma profondo». Lo ha detto il commissario per la ricostruzione Vasco Errani al termine del Cdm, sottolineando che «non ci saranno rischi di interruzione dei lavori, questo è un impegno della Repubblica italiana».
«Stiamo affrontando una serie di interventi per velocizzare le procedure e dare una risposta al centro Italia, che è il cuore del Paese - ha aggiunto Errani - e ci saranno misure importanti per il sostegno al reddito e alle imprese». La strategia del governo, infatti, «rimane una: scuole e lavoro. Queste due scelte tengono insieme la comunità». Quanto alla ricostruzione, ha concluso il Commissario, il decreto prevede la realizzazione della «microzonazione sismica di terzo livello in tutti i 131 comuni: ricostruiremo con trasparenza e qualità
perché non accada più il crollo».

© Riproduzione riservata