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Esposto Mediaset per i diritti della serie A

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Esposto Mediaset per i diritti della serie A

  • – di Redazione

Mediaset si appella all’Antitrust e, per la parte di competenza all’Agcom, per chiedere una revisione del bando per l’assegnazione dei diritti per trasmettere le partite della serie A nel triennio 2018-2020. Il gruppo guidato da PierSilvio Berlusconi punta a ottenere un riequilibrio dei pacchetti prima dello scadere del termine per la presentazione delle offerte, che è stata fissata alle ore 10 del 10 giugno. Se la sua richiesta non avrà riscontro, Mediaset si riserva comunque di ricorrere alla giustizia civile contro l’asssegnazione.

In particolare, spiega Mediaset in una nota, «per come è formulato, il bando pubblicato dalla Lega Serie A risulta fortemente squilibrato». Così come strutturata, l’asta - secondo il Biscione - comporterebbe una violazione del Decreto Melandri sul tema del divieto di assegnazione a un solo soggetto di tutti i diritti relativi a un evento e penalizzerebbe gran parte dei tifosi italiani «costretti ad aderire obbligatoriamente a una e una sola offerta commerciale».

Il pacchetto D (l'unico multipiattaforma e di fatto l'unico in esclusiva in cui sono assegnate le licenze per le partite di 12 squadre di Serie A per una base d'asta minima di 400 milioni) - sostiene Mediaset - «concentra in un'unica offerta per prodotto 324 eventi (il 30% in più rispetto agli altri pacchetti) relativi a ben 12 squadre e contenente 132 partite in esclusiva assoluta». Le gare oggetto del pacchetto D - riporta la nota - riguardano squadre di grande richiamo (tra cui Roma,Lazio, Fiorentina, Genoa, Bologna) «i cui tifosi dovranno obbligatoriamente acquistare l'unica offerta commerciale esistente, anche se questo dovesse comportare un nuovo abbonamento da aggiungere a quello preferito negli anni precedenti o, fatto ancor più censurabile, la migrazione forzata da un abbonamento all'altro». Secondo Mediaset, alla luce di questo maxi pacchetto, gli altri gruppi di partite su cui offrire (quelli cioè per piattaforma con i match di Juventus, Milan, Inter e Napoli oltre che delle neo promosse) «risultano carenti e incompleti, a bassissima appetibilità per il pubblico».

«L’impoverimento dei pacchetti per piattaforma» non consente secondo Mediaset a chi dovesse aggiudicarseli «di proporre ai tifosi offerte commerciali idonee ad affrontare realmente il contesto concorrenziale». Secondo il ragionamento di Cologno Monzese, se due di questi tre pacchetti per piattaforma (satellite, digitale e web) andassero a un unico operatore «si verrebbe a creare un sostanziale assetto di “single buyer” (acquirente unico, ndr) con conseguente formazione di una posizione di monopolio a danno della concorrenza e della libertà di scelta degli utenti».

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