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Quanto vale Neymar? Lo dice l’algoritmo

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tecnologia e calcio

Quanto vale Neymar? Lo dice l’algoritmo

Nell’era del fair play finanziario e degli acquisti record sul mercato calcistico, calcolare il “fair value” di un giocatore diventa sempre più un fattore matematico da trattare proprio come le valutazioni in borsa.

Perché gli investimenti nel calcio internazionale hanno assunto dimensioni (e rischi) tali da paragonare le stelle del football agli asset finanziari, con annesse analisi su valore reale dei loro cartellini.

Un compito che Playratings ha voluto sintetizzare con un algoritmo, unico nel suo genere, capace di individuare un valore residuo e un valore potenziale di ogni giocatore, dai quali ricavare a sua volta un valore unico di riferimento. Un valore indicativo, entro il quale muoversi considerando determinati fattori di rischio legati alle performance del calciatore che si vuole andare ad acquistare (e dunque non solo considerando i “precedenti” del calciomercato per singole tipologie di calciatori).

Esempio pratico: i 222 milioni per Neymar rispecchiano il valore del brasiliano? Assolutamente no, e per quanto la risposta potesse essere facilmente prevedibile al di là dell’algoritmo, sono i numeri a sottolineare l’anomalia del suo trasferimento al Paris Saint-Germain.

Tra conguaglio, tasse e stipendio lordo, l’investimento del club parigino sarà di circa mezzo miliardo di euro, una cifra che non può essere prodotta dal solo Neymar durante il periodo del contratto.

I VALORI
Valori mercato playratings, in milioni

È altrettanto evidente, però, che l’affaire Neymar rappresenta un caso limite: gli interessi extra Psg relativi al suo trasferimento fanno sì che il club di Nasser Al-Khelaifi possa permettersi un tale esborso, che ha portato ad un sovrapprezzo del 220 per cento. Semmai è l’effetto trascinante su tutto il mercato che non va sottovalutato, dato che adesso tutte le quotazioni tendono a volare verso cifre mai viste prima.

Non è un caso che tutti i grandi nomi sul mercato abbiano ormai superato la soglia dei cento milioni di euro di valutazione. Come Mbappé, che potrebbe diventare l’altro colpo del mercato estivo, dello Paris Saint-Germain o di un’altra big del calcio europeo. Un affare che potrebbe concretizzarsi nel giro di poche settimane.

L’attaccante del Monaco nella passata stagione ha overperformato del 180% rispetto alla media del resto della squadra, motivo per cui è destinato a fare il salto di qualità in un club di almeno due fasce superiori.

Inevitabile il suo passaggio in una delle big europee e, nel mercato attuale, altrettanto inevitabile sforare il tetto dei cento milioni (quasi doppiandolo, dato che ci si avvicina ai 180 milioni per strapparlo ai monegaschi).

Cifra non certo meno rischiosa di quella spesa per Neymar, ma anche in questo caso la valutazione è legata alla capacità del calciatore di generare reddito per il club. Come si calcola questa variabile? Cercando una sintesi tra il valore residuo e quello potenziale del giocatore, ovvero il valore dato dalla durata del contratto e quello economico che la prestazione sportiva del calciatore è in grado di generare per la squadra che lo acquisisce.

Proprio la società acquirente può rappresentare un’ulteriore variabile, dato che è lei a fare il prezzo. E a questo punto viene anche da chiedersi quale sarebbe il valore attualizzato dei grandi campioni del passato, considerando il sovrapprezzo applicato sul cartellino di Neymar. Platini e Maradona supererebbero agevolmente la soglia dei trecento milioni di euro, addirittura si andrebbe oltre i 400 milioni per Vieri, all’epoca della Lazio il giocatore più costoso della storia.

Cifre che anche oggi sarebbero totalmente fuori mercato, a riprova di come le ultime spese folli del calcio internazionale abbiano ragion d’essere solo guardando oltre la semplice performance sul rettangolo verde.

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