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Olimpiadi, sospeso il comitato brasiliano

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Olimpiadi, sospeso il comitato brasiliano

Un nuovo caso di corruzione scuote il mondo dello sport. Il Cio ha sospeso il Comitato Olimpico Brasiliano (Cob) dopo che gli agenti della polizia federale brasiliana hanno arrestato il capo del Comitato Organizzatore dei Giochi Olimpici e Paralimpici 2016, Carlos Nuzman (al momento sollevato dai suoi incarichi). L’ormai ex presidente del Cob è accusato di aver corrotto il senegalese Lamine Diack, poiché due giorni prima della sessione di voto di Copenaghen 2009, decisiva per l’assegnazione delle Olimpiadi 2016 alla città di Rio de Janeiro, il figlio Papa Massata Diack si era visto recapitare dal Brasile un assegno da 2 milioni di dollari.

Lamine Diack, ex membro del Comitato Olimpico Interazionale, ha guidato la Federazione Internazionale di Atletica Leggera dal 1999 al 2015, con il suo mandato che si è concluso in seguito a un’accusa di corruzione legata al doping, emersa dal report redatto dal professor Richard McLaren, incaricato dall'agenzia mondiale antidoping (Wada) anche per indagare sul fenomeno doping di stato in Russia. Carlos Nuzman è un avvocato ed ex pallavolista (ha giocato con la sua nazionale le Olimpiadi del 1964), e dal 1975 (già tre anni dopo la fine della sua carriera agonistica) al 1995 è stato presidente della Brazilian Volleyball Federation. Nuzman è accusato di riciclaggio di denaro e di far parte di una vera e propria organizzazione criminale. In Svizzera nascondeva 16 kg in lingotti d'oro, e secondo il procuratore federale Fabiana Schneider avrebbe pagato altri 500 mila dollari per portare i Giochi estivi del 2016 in Brasile.

Dal 1995 al 2012 ha guidato con soluzione di continuità il Brazilian Olympic Committee, mentre nel 2000 è entrato a far parte del Cio. In dieci anni, a partire dal 2006, il suo patrimonio personale è aumentato del 475 per cento. Oltre a Carlos Nuzman, nell'ambito dell'operazione denominata “Unfair Play”, è finito in manette anche Leonardo Gryner, chief operating officer di Rio 2016. L'indagine sul fenomeno corruzione condotta in Brasile è stata supportata dalle autorità francesi, che vogliono vederci chiaro sull'assegnazione delle Olimpiadi di Rio 2016 e Tokyio 2020.

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