
Luigi Di Maio ha iniziato il suo tour siciliano pre-voto. A tre mesi dalle elezioni nell’isola, il candidato premier Cinque stelle torna a fare campagna elettorale a Catania. Non è una scelta casuale: è infatti al Sud che si gioca la campagana elettorale. E la Sicilia è una delle regioni con più seggi in palio e molti di questi sono considerati in bilico in base agli ultimi sondaggi.
Sicilia cruciale
La Sicilia è una delle regioni in cui molti seggi, se non la quasi totalità, sono incerti e giudicati contendibili sia dal centrodestra che dal Movimento cinque stelle. È per questo che, nel suo tour elettorale, il leader pentastellatolancia i suoi siluri contro il centrodestra molto più che contro gli altri avversari : «Speriamo che il 4 marzo la Sicilia possa essere da monito: perché votare per il centrodestra significa fare piombare il Paese nel caos delle coalizioni, dello scambio di potere e di gente messa a fare l’assessore, senza sapere di cosa si deve occupare» incalza Di Maio. Se, infatti, il centrodestra facesse cappotto in questa regione, come successe con il 61 a 0 delle politiche 2001, questo gli spianerebbe la strada per la maggioranza in Parlamento.
Alla ricerca di consenso trasversale
È inoltre chiara la strategia intrapresa dai Cinque stelle: allargare il consenso sia trasversalmente alle categorie sociali, dal ceto medio (riforma fiscale), al ceto basso (reddito di cittadinanza), alle imprese (più d’uno gli incontri co n i rappresentanti degli imprenditori), sia trasversalmente alle aree del paese. È così che, dopo la campagna al Nord, Di Maio ha intrapreso il viaggio al Sud. Tour decisivo per centrare l’obeittivo di scalare la classifica dei voti ai partiti.
© Riproduzione riservata