Sop agli aumenti dell’Iva previsti per il 2019, riforma del fisco con poche aliquote, conferma del Jobs Act individuando però anche uno strumento per il lavoro occasionale in grado di colmare il vuoto lasciato dall’abolizione dei voucher. Sono alcune delle proposte che il Consiglio Generale di Confcommercio, formato da circa 70 presidenti in rappresentanza delle 700mila imprese, presenterà agli esponenti politici che incontrerà in vista delle elezioni del 4 marzo.
Gli incontri con i leader
Gli incontri inizieranno il 13 febbraio con il presidente di Forza Italia, Silvio Berlusconi, il presidente di Liberi e uguali, Pietro Grasso, la leader di +Europa, Emma Bonino, e il Segretario federale della Lega, Matteo Salvini. Il giorno dopo, invece, il Consiglio di Confcommercio incontrerà Beatrice Lorenzin, leader di Civica Popolare, Raffaele Fitto, capo politico di Noi con l'Italia-UDC, e Giorgia Meloni, Presidente di Fratelli d'Italia. Non sono previsti al momento incontri con esponenti del Pd e del M5s.
Le proposte sul Fisco
In materia fiscale l’associazione chiede innanzitutto l’eliminazione degli aumenti dell'Iva previsti per il 2019, un’eventualità che, spiega Confcommercio in una nota, «avrebbe effetti catastrofici sui consumi delle famiglie e penalizzerebbe i livelli di reddito medio-bassi». Si propone, inoltre, una riforma dell’Irpef che preveda poche aliquote ridotte e l’introduzione di una “no tax area”; la riduzione e la semplificazione della tassazione locale attraverso l’introduzione di un'unica imposta sugli immobili (la “local tax”) che sia totalmente deducibile per gli immobili strumentali delle imprese. Tra le priorità, sempre in ambito fiscale, il riporto delle perdite per le imprese in contabilità semplificata che adottano il nuovo regime di cassa e la web tax per le multinazionali dell'e-commerce.
Gli interventi in matera di lavoro
In materia di lavoro, Confcommercio conferma la necessità di mantenere alcune importanti novità introdotte dal Jobs Act, come la flessibilità del lavoro, la riforma degli ammortizzatori e il bilanciamento delle politiche attive e passive, ma ritiene indispensabile proseguire nella riduzione strutturale del costo del lavoro e individuare uno strumento per il lavoro occasionale «in grado di colmare il vuoto generato dall'abolizione dei voucher che sia semplice e utilizzabile da tutte le imprese, non solo fino a 5 dipendenti»; rispetto al salario minimo per legge, Confcommercio esprime contrarietà e propone di fare riferimento alle retribuzioni stabilite dai contratti collettivi nazionali di categoria.
Le altre richieste
In ambito previdenziale, Confcommercio, evidenziando le possibili ripercussioni dell’abolizione della legge Fornero, ha ribadito che qualsiasi intervento sul sistema pensionistico deve garantire la stabilità dei conti e la sostenibilità futura. Tra gli altri temi prioritari contenuti nel documento: il commercio (no a ulteriori liberalizzazioni, reintroduzione di una regolazione minima per le aperture dei negozi, eliminazione del vantaggio competitivo per gli agricoltori nelle attività di distribuzione e somministrazione), il credito, le infrastrutture e i trasporti, il turismo, il Mezzogiorno, l'Europa, le città, l'innovazione, i pagamenti elettronici.
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