Sono ancora le tasse, e in particolare la flat tax, a tenere banco nello scontro politico in vista delle elezioni del 4 marzo. L’aliquota unica è finita di nuovo nel mirino di Matteo Renzi. «Quanto costa la flat tax e chi ne paga le conseguenze? La flat tax vale tra gli 80 e i 100 miliardi di euro -ha detto il segretario dem - quando ci ha provato nel 2003 il centrodestra non è riuscita a farla, non c'erano le coperture. Questa operazione la paga il ceto medio perché si tagliano le detrazioni, gli assegni familiari, i contributi alle imprese e quindi aumentano altre voci e chi ci guadagna è il multimilionario, che da 5 milioni di tasse ne pagherà 2,5 milioni. Io sono per abbassare le tasse a tutti a partire da famiglie, partite Iva e chi vive peggio. L’idea di una sola aliquota al 23% è impossibile svanirà il giorno dopo la campagna elettorale, svanirà il giorno dopo le elezioni» ha assicurato Renzi, ribadendo che il Pd «non farà dopo le elezioni un governo con gli estremisti» come Salvini.
Salvini: flat tax combatte evasione e semplifica
La tassa unica, tra i punti qualificanti del programma comune del centrodestra, è stata difesa invece a spada tratta dal leader del Carroccio. «La flat tax c'è in 40 Paesi al mondo, combatte davvero l'evasione fiscale, semplifica» e «restituisce la dignità ai commercialisti di svolgere il loro lavoro» ha rivendicato Matteo
Salvini. «Noi - ha promesso - legifereremo partendo dalla vita reale», giacché «di norme belle sulla carta ce ne sono», ha aggiunto, criticando «il Codice degli appalti» e le norme antiriciclaggio, nonché lo spesometro («Ricordo il panico del mio ex suocero che fa il commercialista, ai tempi dello spesometro nello scorso mese di settembre, con rinvii su rinvii») .
Grasso: flat tax mette a rischio stato sociale
Contrario alla flat tax il leader di LeU Pietro Grasso, che nel corso
dell’incontro organizzato da Confcommercio in vista delle elezioni, ha detto che la tassa unica «mette a rischio le fondamenta dello Stato sociale». Inoltre, ha osservato Grasso, la flat tax «avanzata da Berlusconi e Salvini, si fonda sull'assunto che l'evasione in Italia sia alta a causa dell'alta pressione fiscale. Ma la pressione fiscale è alta perchè in troppi non pagano le imposte dovute». Rivolgendosi alla platea Confcommercio Grasso ha affermato che «la desertificazione delle entrate fiscali che ne deriverebbe porterebbe a privare lo Stato di qualsiasi capacità di investimento strategico: volete un piano per il turismo che investa nei porti del Meridione, per esempio, favorendo turismo e commercio? Scordatevelo»
© Riproduzione riservata