«Io chiedo agli italiani la maggioranza dei voti ma se non ci dovesse essere, la risposta che danno gli altri è quella di tornare a votare. Io dico invece: troviamo il modo di vincolarli con una sorta di contratto per fare le cose insieme. Voglio vincolarli a proposte per risolvere i problemi degli italiani. E farlo con chi ci starà». Lo ha detto il candidato premier Cinquestelle, Luigi Di Maio, a Domenica Live dove ha fatto alcuni esempi: «I vitalizi, o gli investimenti sulla scuola dei nostri figli, insomma portiamo insieme dei temi e andiamo alla prova dei voti. Programmi, non delle poltrone: quella roba lì non la voglio più vedere».
Di Falco: la signora denunci, accertare i fatti
Di Maio ha parlato anche del caso di Gregorio De Falco, l'ex capitano che richiamò a bordo Schettino durante la tragedia della nave Concordia, ora candidato M5S al Senato, che sarebbe accusato di violenze contro moglie e figlia. «La prima cosa che ho fatto oggi è stato chiamare De Falco: lui ha smentito a me e pubblicamente - ha detto il candidato premier - ma la violenza sulle donne è inaccettabile: chiedo quindi alla signora di inoltrare la denuncia in modo che possiamo accertare i fatti. In modo che possiamo verificare se c'è stato un caso di aggressione». In giornata De Falco ha risposto alle accuse, spiegando che si sta separando dalla moglie Raffaella e assicurando di non essere mai stato «violento»: «È evidente- ha aggiunto - che che si tratta di una strumentalizzazione mediatica volta alla denigrazione ».
Rimborsi: ho controllato tutto, solo 8 i casi eclatanti
«Sono 8 i parlamentari che non si sono comportati bene, e grazie a le Iene lo abbiamo saputo. Sono 8 casi eclatanti, gli altri sono casi minori» ha detto Di Maio parlando del caso "rimborsopoli". «Queste persone non si sono comportate bene, mi hanno deluso e sono state messe fuori dal M5, poi ci sono 110 parlamentari che hanno portato a termine la loro promessa», ha aggiunto, assocurando di aver «già accertato tutto: ho chiesto al Mef i conteggi e ho visto tutto».
Chi ha sbagliato rinunci o lo denuncio
Di Maio ha spiegato che «questi candidati che hanno sbagliato per prima cosa li ho allontanati» e «la seconda cosa che farò e chiedergli di firmare una rinuncia alla loro proclamazione. Gli chiederò di rinunciare o li denuncio e gli chiederò un risarcimento per il danno arrecato al M5s». E ha aggiunto: «È la garanzia agli italiani: chi vota il Movimento sa che le regole sono sacre».
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