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Dossier L’ hi-tech barese non frena il disagio

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Dossier | N. 177 articoliElezioni 2018-Ultime notizie, interviste e video

L’ hi-tech barese non frena il disagio

L’ultimo riconoscimento alla Masmec è di due giorni fa con il premio “Imprese per Innovazione” assegnato a sole altre 11 realtà italiane. L’azienda barese fondata negli anni 80 da Michele Vinci che oggi occupa 200 addetti (molti fisici ed ingeneri) realizza sistemi automatici la filiera dell’auto. Destinati, per esempio, allo stabilimento barese della Magneti Marelli Power Train con innovazioni 4.0 per le sue linee di assemblaggio di materiale elettrico, di pompe per i motori a benzina, di iniettori. Masmec è una delle aziende di punta del distretto della meccatronica che, a Bari, conta su un tessuto diffuso di Pmi e multinazionali come Getrag e Bosch che hanno continuato ad investire nell’area industriale del capoluogo. La canadese ha messo in campo 99,7 milioni di euro per la produzione, entro l’anno, dei primi cambi “intelligenti” a 7 marce, aprendo, così, prospettive occupazionali più certe agli 800 addetti dell’azienda.

La Bosch – attiva dal 1997, 1.890 occupati – a Modugno vuole realizzare le pompe common rail di nuova generazione, destinate a superare le vecchie CP1H, e destinate ai veicoli diesel dei principali costruttori.

Sono esempi di un distretto vitale che beneficia degli investimenti di Industria 4.0 e che, nel secondo semestre 2017, ha contribuito alla crescita dell’export.

Su questo quadro in crescita ha tuttavia pesato l’aumento del tasso di disoccupazione su scala regionale, ma con effetti su Bari e hinterland, fino al 20,2 %(+0,6% nel 2017). La tenuta del comparto meccatronico, il più vivace nell’economia locale, ha dunque avuto effetti limitati nelle dinamiche del voto regionale e barese in particolare. Il terremoto pentastellato anzi ha fatto scendere il Pd pugliese 6 punti sotto la media nazionale.

Visto da Domenico De Bartolomeo – presidente di Confindustria Bari-Bat – «sul risultato può aver inciso un malessere diffuso in ampi strati della popolazione, anche indipendentemente da alcune efficaci scelte di politica industriale operate negli ultimi anni. E poi anche dal mondo economico è giunta una richiesta di cambiamento».

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