I Mondiali di calcio di Russia 2018 inizieranno giovedì 14 giugno, con i padroni di casa che ospiteranno l’Arabia Saudita a Mosca, nel match inaugurale in programma al Luzhniki Stadium. A partire dalle ore 18 locali (le 17 in Italia), 80mila spettatori assisteranno alla sfida tra la numero 70 del ranking mondiale e la 67esima forza calcistica del pianeta. Alla vigilia dei Campionati del Mondo sono i sauditi a precedere i russi nella discutibile graduatoria stilata dalla Fifa. I primi tre punti del torneo, però, secondo i bookmakers dovrebbero finire alla squadra allenata da Cherchesov Stanislav.

La Russia, qualificatasi di diritto alla manifestazione, può contare su 21 giocatori (dei 23 convocati) che militano nel proprio campionato nazionale. La squadra più patriottica è l’Inghilterra, che utilizzerà solo calciatori che si sono messi in mostra in Premier League. Tra le altre si segnala proprio l’Arabia Saudita, con 20 atleti fatti in casa. Il Luzhniki Stadium, che tra il 1950 e il 1960 era intitolato a Lenin, ospiterà sette partite della Coppa del Mondo, compresa la finale del 15 luglio.

Il sentimento di devozione alla Madre Patria Russia si manifesta anche a livello sportivo. Secondo l’ultimo report sulla competizione iridata redatto da Goldman Sachs, 31 squadre professionistiche (sulle 36 delle prime due divisioni) sono sovvenzionate da governi locali o gestite da società statali. Dall’analisi pubblicata dalla testata RBK si evince che l’organizzazione dei Mondiali costerà alla Russia 14,2 miliardi di dollari. Per il rifacimento delle infrastrutture dei trasporti sono stati spesi 6,11 miliardi di dollari, mentre per le strutture ricettive sono stati investiti 680 milioni di dollari. La costruzione dei nuovi stadi che ospiteranno l’evento o la ristrutturazione degli impianti esistenti, dislocati in undici città, avrebbe portato a un esborso di 3,45 miliardi di dollari (altre stime parlano di una spesa superiore ai 5 miliardi).

Sinora, la Coppa del Mondo è stata vinta soltanto da nazioni europee e sudamericane, anche se dal 1998 almeno il 25 per cento delle squadre partecipanti proviene da altre zone geografiche. L’edizione del 2022 si giocherà in Qatar, con i qatarioti che per la prima volta nella storia prenderanno parte ai Mondiali.

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