Notizie SportAnna Fenninger domina il superG olimpico. Solo decima Nadia Fanchini
Anna Fenninger domina il superG olimpico. Solo decima Nadia Fanchini
di Luca Re | 15 febbraio 2014
Stavolta quelle forti sono tutte lì. Nessuna rivelazione di giornata nel superG olimpico femminile, dopo l'oro inaspettato di Dominique Gisin nella discesa libera. Finalmente l'Austria piazza la sua giovane stella sul gradino più alto del podio. Anna Fenninger si prende una gara dove tecnica, velocità e tattica contavano allo stesso modo. Arriva il metallo più prezioso per la ventiquattrenne di Salisburgo, il primo olimpico. Lei fa parte della nuova ondata rosa che sta cercando di spodestare le campionesse più esperte. Mancava Tina Weirather, costretta pochi giorni fa alle stampelle per una caduta in allenamento. Lara Gut, dominatrice del superG in Coppa del mondo, chiude al quarto posto. Una delusione ancora più cocente per la svizzera di ventidue anni. Impossibile dimenticare il suo sguardo torvo al traguardo della libera. Voleva un oro a Sochi ma si deve accontentare di un bronzo e un cucchiaio di legno.
Anna Fenninger ha capito perfettamente come doveva sciare per ottenere un risultato da podio. È bastato individuare il punto chiave della pista, che una dopo l'altra stava sbattendo fuori le ragazze. Solo quattro hanno visto l'arrivo sulle prime dodici concorrenti. Un'ecatombe propiziata da quattro porte infidissime nel muro finale del tracciato. Porte angolate, piazzate lì dopo l'atterraggio dal Solitary Jump. Parecchie atlete hanno pagato un dazio pesante a questa tracciatura difficile da interpretare: fuori anche Daniela Merighetti e Dominique Gisin. Alla fine saranno 18 quelle uscite. Quando però è toccato al gruppo delle migliori, la musica è cambiata.
Nicole Hosp è la prima a scalzare l'elvetica Fabienne Suter dall'angolo della vincitrice provvisoria. Il suo oro virtuale dura pochissimo: due pettorali dopo è la compagna di squadra Fenninger a balzare in testa con oltre mezzo secondo di vantaggio. Tra le due austriache c'è appena lo spazio per l'inserimento della tedesca Maria Riesch, già oro in super combinata e oggi argento. Più lontana Tina Maze, trionfatrice ex aequo della discesa libera, quinta e staccata di quasi otto decimi.
Per i colori azzurri è un superG da dimenticare. Meglio pensare già alla gara di domani, dove Winnerhofer potrebbe coronare un'Olimpiade incredibile. Nadia Fanchini è la migliore delle quattro italiane al via, decima con un ritardo abbondantemente superiore al secondo e mezzo. La sua delusione è palpabile. Le resta la carta del gigante, specialità nella quale ha ben figurato quest'anno in Coppa del mondo. Verena Stuffer è undicesima a pari merito con l'austriaca Regina Sterz; Francesca Marsaglia è l'ennesima vittima del Solitary Jump. L'impressione è che abbiano corso tutte con gli ammortizzatori scarichi, troppo rigide e poco accorte su una pista che andava addomesticata dalla prima all'ultima porta.