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Questo articolo è stato pubblicato il 17 ottobre 2013 alle ore 18:04.
L'ultima modifica è del 17 ottobre 2013 alle ore 18:07.

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Comunicare di più e meglio per avvicinare il Fisco e imprese - due mondi tradizionalmente distanti - e promuovere soluzioni condivise ai problemi che riscontra il mondo produttivo sul fronte tasse e tributi. Una sfida, quella del dialogo tra amministrazione finanziaria e imprenditori, al centro degli incontri sul territorio tra Confindustria e Agenzia delle Entrate, giunti oggi alla terza tappa a Salerno, in Campania. Dopo Piemonte ed Emilia Romagna, l'appuntamento a Sud ha visto di fronte il presidente del Comitato tecnico fisco di Confindustria, Andrea Bolla, il presidente degli industriali campani, Sabino Basso, e il direttore dell'agenzia delle Entrate, Attilio Befera accompagnato dai vertici regionali della stessa Agenzia. A fare gli onori di casa il presidente di Confindustria Salerno, Mauro Maccauro.

Befera: Crescita possibile solo se camminiamo tutti nella stessa direzione
Nel suo intervento, Befera ha sottolineato lo sforzo delle Entrate per superare la stagione della contrapposizione per guardare con maggiore attenzione «al Paese reale» e rendere sempre più semplice il rapporto con i contribuenti.«È uno sforzo concreto che stiamo portando avanti attraverso l'approvazione di numerosi provvedimenti che vanno incontro alle esigenze delle imprese. Abbiamo introdotto la possibilità di correggere sempre gli errori contabili, reso semplice il ravvedimento nel caso di ritardi nei versamenti e riconosciuto i crediti d'imposta, in particolare i crediti Iva, in caso di dichiarazione omessa. Stiamo, inoltre, proseguendo il nostro lavoro di semplificazione degli adempimenti». Il presidente delle Entrate ha quindi auspicato nuove occasioni di confronto sul territorio, momenti «indispensabili» per «migliorare la qualità dei servizi e ridurre il peso degli adempimenti amministrativi», ma anche per «diminuire i costi per le imprese». Crescita e ripresa economica, ha concluso, «sono possibili solo se camminiamo tutti nella stessa direzione».

Basso: gap produttività causato dalla pressione fiscale eccessiva
D'accordo con Befera Sabino Basso, presidente degli industriali campani, che ha ricordato le priorità per assicurare il rilancio della crescita del nostro sistema produttivo. In particolare, Basso ha chiesto «l'alleggerimento del peso fiscale a carico delle imprese, che al Sud è addirittura più elevato che al Nord, acuendo tra l'altro il gap di competitività tra queste due aree del paese». «Oggi non è facile fare impresa in Italia - ha osservato invece Andrea Bolla, elencando tra i fattori frenanti la pressione fiscale elevata «che soffoca la crescita», la complessità normativa, «che imbriglia le iniziative imprenditoriali più sane e rende incerto e molto spesso oggetto di contestazione l'operato delle imprese». Dal dialogo sul territorio tra Fisco e imprese offrono quindi l'occasione per «individuare soluzioni operative» e «porre le basi per un rapporto più sano» tra Fisco e contribuente. La prossima tappa sarà nel Lazio, il 28 novembre.

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