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Questo articolo è stato pubblicato il 14 novembre 2013 alle ore 17:32.
L'ultima modifica è del 16 novembre 2013 alle ore 15:10.

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Per dipendenti media di 20.680 euro contro i 20.469 dei datori di lavoro. I soggetti con reddito da lavoro dipendente prevalente dichiarano un reddito medio di 20.680 euro mentre coloro che hanno un reddito di impresa prevalente dichiarano mediamente 20.469 euro. È quanto risulta dall'analisi dei dati Irpef (anno d'imposta 2011) diffusi dal Dipartimento delle Finanze del ministero dell'Economia.

Il chiarimento del Mef
Attenzione però: come ha chiarito successivamente il MEF in una nota, la quota maggiore degli imprenditori presa in esame non ha personale alle proprie dipendenze, quindi non è un "datore di lavoro". I lavoratori dipendenti che hanno come datore di lavoro una persona fisica (dichiaranti lavoro autonomo, d'impresa o allevamento) sono pari al 9,6% del totale e dichiarano un reddito medio da lavoro dipendente di 10.647 euro, mentre i corrispondenti datori di lavoro persone fisiche (circa 575mila soggetti) dichiarano un reddito medio da attività economica pari a 33.653 euro, ossia circa il triplo.

Irpef: il 48,7% contribuenti da lavoro dipendente , 34,1% sono pensionati
Due grandi categorie, rispettivamente di 20,1 milioni e 14 milioni di persone, spiccano dalla composizione percentuale dei contribuenti (41,3 milioni) analizzata dal dipartimento delle Finanze (anno d'imposta 2011). Solo il 5% (2,1 milioni) dei contribuenti dichiara in prevalenza un reddito derivante dall'esercizio di attività d'impresa o di lavoro autonomo abituale. I soggetti con reddito da lavoro dipendente prevalente dichiarano un reddito medio di 20.680 euro, quelli con reddito prevalente da pensione dichiarano una media di 15.790 euro, quelli con reddito d'impresa prevalente denunciano un valore medio di 20.469 euro. Inoltre, confrontando redditi posseduti e prevalenti, si evince che, nell'ambito del reddito da lavoro dipendente e da pensione la percentuale di soggetti che possiede tali redditi come prevalenti supera il 90%. La percentuale scende all'89% e 83% se si considerano i redditi d'impresa e di lavoro autonomo abituale.

Per 2 milioni di italiani reddito prevalente da fabbricati
Ci sono 2 milioni di italiani, il 5% dei contribuenti, che debbono il loro reddito prevalente ai fabbricati. Per oltre il 3% dei contribuenti, pari a 1,4 milioni di persone, il reddito principale arriva invece dalle partecipazioni e in questo caso si tratta prevalentemente di soci di società di persone. Il 43% dei soggetti ha partecipazioni in societa' che operano nel settore del 'commercio, trasporti e comunicazioni', seguono i settori 'credito e altri servizi' (21%), 'industria' (18%) e 'costruzioni' (12%). In tale ambito e' rilevante il fenomeno delle attivita' professionali svolte in forma associata (76.366 soggetti pari al 5,5% del totale).

Chi dichiara più di 100mila euro
Le imprese familiari sono circa 175mila e sono localizzate prevalentemente in Lombardia e Veneto. I contribuenti che dichiarano un reddito complessivo maggiore di 100.000 euro (oltre 25.000 imprenditori) operano prevalentemente nelle attivita' 'farmaceutiche' (14,9%) e di 'promozione finanziaria' (9,1%).

I lavoratori autonomi
I soggetti con reddito da lavoro autonomo prevalente sono circa 570mila (83% di coloro che dichiarano tale reddito). Il 19% di essi detiene solo reddito di specie e rilevante e' la percentuale di coloro che detengono oltre al reddito da lavoro autonomo quello da lavoro dipendente (10%). Se si considerano i lavoratori autonomi con reddito complessivo maggiore di 100.000 euro (circa 77.000 soggetti) emerge che la metà opera in tre attivita' economiche: studi medici, poliambulatori e studi legali.

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