Notizie SportSei Nazioni, gli Azzurri alla prova di un difficile riscatto
Sei Nazioni, gli Azzurri alla prova di un difficile riscatto
(Ansa)
Ah, se si potesse riprendere il discorso direttamente dal Sei Nazioni 2013, il migliore nella storia dell'Italia, con due vittorie interne di pregio (su Francia e Irlanda), un quarto posto in classifica, otto mete concesse in tutto, senza subire marcature pesanti negli ultimi due match, e facendo tremare l'Inghilterra in casa sua.
Quegli Azzurri, guidati sulla retta via dell'equilibrio da Jacques Brunel, sembravano in grado di fare ulteriori passi avanti. Invece, negli impegni estivi (contro Sudafrica, Samoa, Scozia) e, ancor più, nei test match interni di novembre (sconfitta larga con l'Australia, vittoria che non fa testo sulle Figi in una partita dalle troppe singolarità, ennesimo rovescio con l'Argentina) i nostri hanno fatto retromarcia. Se ci mettiamo anche il nulla di fatto di Benetton e Zebre nella Hieneken Cup e aggiungiamo che le due squadre - che raccolgono la grande maggioranza del gruppo della Nazionale - sono terzultima e penultima nel Pro12, ex Celtic League, ecco che ogni forma di ottimismo appare fuori luogo. Anche senza considerare il notevole numero di giocatori importanti che non sono disponibili a causa di infortuni.
Ma fasciarsi la testa in anticipo, com'è noto, non serve. E allora andiamoci a giocare questi incontri, partendo da un inedito bis iniziale in trasferta, contro Galles e Francia, in vista di una seconda parte di torneo che prevede, oltre alla trasferta in Irlanda, i confronti casalinghi con Scozia e Inghilterra. «Noi puntiamo a vincere le partite dell'Olimpico», dice Brunel, che lavora su un gruppo dove non mancano i veterani autentici (capitan Parisse, Castrogiovanni, Bortolami, Mauro e il rientrante Mirco Bergamasco, per fare qualche nome) né i giovani e giovanissimi. I due ancora senza presenze sono Esposito e Palazzani, ma altri ragazzi, come il ventenne Allan, contano i "caps" sulle dita di una mano.
Bisogna, innanzitutto, tornare ad avere solidità difensiva (gli esperimenti di autunno non hanno funzionato) e carattere. «I leader sono stati al di sotto del loro rendimento», ha ricordato Brunel con riferimento alle ultime prestazioni, aggiungendo che «devono esser loro a trascinare il gruppo».
Piloni: Martin CASTROGIOVANNI (Tolone, 101 presenze, 32 anni), Lorenzo CITTADINI (Benetton Treviso, 27 presenze, 31 anni), Alberto DE MARCHI (Benetton, 12 presenze, 27 anni), Michele RIZZO (Benetton, 11 presenze, 31 anni)
Tallonatori: Leonardo GHIRALDINI (Benetton, 59 presenze, 29 anni), Davide GIAZZON (Zebre, 15 presenze, 28 anni)
Seconde linee: Marco BORTOLAMI (Zebre, 99 presenze, 33 anni), Quintin GELDENHUYS (Zebre, 42 presenze, 32 anni), Francesco MINTO (Benetton, 7 presenze, 26 anni), Antonio PAVANELLO (Benetton, 22 presenze, 31 anni)
Terze linee: Robert BARBIERI (Benetton, 32 presenze, 29 anni), Mauro BERGAMASCO (Zebre, 95 presenze, 34 anni), Paul DERBYSHIRE (Benetton, 20 presenze, 27 anni), Joshua FURNO (Biarritz, 13 presenze, 24 anni), Sergio PARISSE (Stade Francais, 101 presenze, 30 anni), Alessandro ZANNI (Benetton, 80 presenze, 30 anni)
Mediani di mischia: Edoardo GORI (Benetton, 29 presenze, 23 anni), Tobias BOTES (Benetton, 19 presenze, 29 anni)
Mediani di apertura: Tommaso ALLAN (Perpignan, 3 presenze, 20 anni), Luciano ORQUERA (Zebre, 37 presenze, 32 anni)
Centri: Tommaso BENVENUTI (Perpignan, 30 presenze, 23 anni), Michele CAMPAGNARO (Benetton, 2 presenze, 20 anni), Gonzalo GARCIA (Zebre, 29 presenze, 29 anni), Alberto SGARBI (Benetton, 27 presenze, 27 anni)
Ali/Estremi: Mirco BERGAMASCO (Rovigo, 89 presenze, 30 anni), Angelo ESPOSITO (Benetton, 0 presenze, 20 anni), Tommaso IANNONE (Zebre, 6 presenze, 23 anni), Luke MCLEAN (Benetton, 52 presenze, 26 anni); Guglielmo PALAZZANI (Zebre, 0 presenze, 22 anni), Leonardo SARTO (Zebre, 2 presenze, 22 anni)
