Notizie SportSereni e concentrati, in partita fino all'ultimo
Sereni e concentrati, in partita fino all'ultimo
di Leonardo Ghiraldini | 2 febbraio 2014
E' successo tutto in un attimo. Entriamo nella bolgia del Millennium Stadium, cantiamo l'inno nazionale, la partita comincia e... andiamo sotto 7-0.
La prima preoccupazione è stata quella di rincuorare Angelo Esposito, esordiente. Proprio lui, per un rimbalzo sfortunato, aveva concesso la meta. E poi ci siamo detti: ripartiamo come se non fosse successo niente.
Dalla nostra avevamo la serenità e la fiducia costruite nelle due settimane vissute insieme: succede quasi sempre che le buone sensazioni si "traducano" anche sul campo. Venivamo da partite negative, è vero, ma il gruppo ha risposto bene sul piano del lavoro e delle motivazioni. Per questo, anche quando stavamo perdendo 17-3, la fiducia non è mai venuta meno, sapevamo che sarebbe bastato aggiustare qualche dettaglio per arrivare a giocarcela fino alla fine.
Perché c'erano piccoli segnali positivi che piano piano facevano crescere le nostre convinzioni: nemmeno una parola a sproposito, confusione zero, qualche pallone vinto in prima fase, una buona rimessa laterale, una difesa nuovamente registrata come si deve e alcune buone giocate dei trequarti, da cui sono arrivate le due mete di Michele Campagnaro. Trequarti giovani, che hanno giocato proprio bene. Noi veterani li conosciamo, sappiamo qual è il loro valore e per questo li abbiamo spinti a osare, anche perché è il loro ruolo a richiederlo. E loro ci hanno ripagati con un comportamento adatto a un match di questo livello.
Alla fine di tutto, rimane comunque l'amarezza per la sconfitta, ma questo inizio di torneo ha dimostrato che, giocando così, possiamo sempre dire la nostra.