Notizie SportL'Irlanda annulla il Galles 26-3 e comincia a pensare in grande
L'Irlanda annulla il Galles 26-3 e comincia a pensare in grande
di Giacomo Banascoo | 8 febbraio 2014
Infischiandosene del fatto di essere la squadra più vecchia del torneo (l'età media dei quindici scesi in campo oggi dall'inizio è di 29 anni e mezzo), l'Irlanda non tira mai il fiato e arriva a battere con un punteggio umiliante - 26-3, primo tempo 13-0 - il Galles campione in carica.
Match sempre con il vento a favore dei verdi, che raggiungono il secondo successo casalingo soffrendo ancora meno che nel match di sei giorni fa con la Scozia, finito con un punteggio simile (28-6). Tre mete all'esordio, due oggi: questo l'attivo degli uomini di capitan O' Connell, che finora hanno subìto in tutto la miseria di tre calci piazzati.
L'Irlanda ha manifestato la sua superiorità lungo tutto il match, lasciando a un Galles poco ispirato anche in attacco solo qualche sporadica chance. Più forte nel confronto fisico e nella fase di conquista della palla, con una mischia che in certi momenti ha letteralmente fatto quel che voleva, con una difesa aggressiva nella quale si è distinto Peter O' Mahony, giustamente votato man of the match, la squadra di casa ha infiammato l'Aviva Stadium di Dublino. E ora - nonostante il prosieguo del torneo proponga due trasferte "terribili" in Inghilterra e in Francia, intervallate dall'impegno con l'Italia - gli irlandesi possono cominciare a pensare in grande.
Contro il Galles il predominio della nazionale del Trifoglio è stato testimoniato, fin da subito, anche dal gran numero di punizioni che gli ospiti si trovavano costretti a concedere. Il vantaggio di 6-0 con cui si arrivava alla mezz'ora (ottenuto grazie a due calci piazzati di Sexton) sembrava una ricompensa troppo modesta, ed ecco che al 32' l'Irlanda segnava la sua prima meta: calcio alto a seguire di Rob Kearney che raccoglie il pallone alla grande, nuovo calcio a seguire con l'apertura gallese Priestland che può solo portare il pallone fuori, rimessa per l'Irlanda che si aggiudica il pallone e spinge con il pacchetto fino al tocco decisivo di Henry. Una prova di forza impressionante.
Nel finale di primo tempo Sexton fallisce un calcio piazzato (l'unico della partita), ma al 5' della ripresa aggiunge altri tre punti per un parziale di 16-0. Il Galles prova a reagire, viene fermato da O' Mahony al termine di una serie di incursioni, successivamente ruba una touche e infine, al quarto d'ora, infila i pali per la prima (e ultima) volta con un penalty di Halfpenny, concesso per una irregolarità in miscia chiusa. Tre minuti dopo, però, Sexton ristabilisce il +16. Intorno alla mezz'ora il Galles sciupa la sua seconda occasione, con Rhodri Jones, dopo essere arrivato a un metro dalla linea di meta.
Da qui alla fine in campo c'è solo l'Irlanda, che trova meritatamente la seconda meta a un minuto dalla fine. Ancora una touche vinta e poi un maestoso avanzamento della mischia, un "carrettino" di almeno 20 metri, fino a quando Murray fa uscire l'ovale e Jackson, da poco subentrato a Sexton, lo porta in meta. Il n. 22 centra i pali per la trasformazione con cui il match si chiude. Esaltante per i verdi, umiliante per i rossi, ben lontani dai loro consueti standard nel torneo.
LA PARTITA
Irlanda-Galles 26-3 (primo tempo 13-0). Per l'Irlanda: 2 mete (Henry, Jackson), 4 calci piazzati (Sexton), 2 trasformazioni (Sexton, Jackson). Per il Galles: 1 calcio piazzato (Halfpenny). Calci fermi: Sexton 5 su 6, Jackson 1 su 1; Halfpenny 1 su 1.