Notizie SportQuarantott'ore di "studio" prima dell'Inghilterra
Quarantott'ore di "studio" prima dell'Inghilterra
di Leonardo Ghiraldini | 13 marzo 2014
Irlanda-Italia, quarta giornata del Sei Nazioni: percentuale di possesso Irlanda 72%, Italia 28%; percentuali nella conquista della rimessa laterale Irlanda 92%, Italia 67%; percentuali nella conquista nella mischia ordinata Italia 83%, Irlanda 100%; calci di punizione subiti Italia 10, Irlanda 2.
Sono solo una piccola parte dei dati che abbiamo analizzato in questi giorni, ma riescono a fotografare con particolare efficacia la prestazione. Da qui siamo partiti con la preparazione al prossimo incontro: l'analisi e la comprensione del perché si è arrivati a un certo risultato ti consente di individuare la strada giusta da percorrere e di preparare, perciò, con più efficacia l'incontro successivo.
In un team vincente è la chiarezza della visione condivisa che permette di mantenere la tensione verso l'obiettivo e di organizzare in un tutto efficace le capacità dei singolo giocatori e del gruppo.
Ora ci separano 48 ore dall'ultima partita del Sei Nazioni 2014. L'appuntamento è allo Stadio Olimpico contro una delle squadre pretendenti al titolo, l'Inghilterra.
Una buona parte del lavoro di preparazione all'incontro è già stata fatta; nei prossimi due giorni andremo solo a limare e provare con precisione ogni aspetto del gioco, dall'organizzazione difensiva, alla conquista, dalla organizzazione tattica del match alla gestione dei calci di invio e rinvio. In queste ore non ci rimane che integrare e rendere ancora più nostre tutte le informazioni che sono state trasmesse nei vari momenti del torneo e nei primi giorni di questa settimana, in modo da avere il quadro generale chiaro e avere la possibilità di entrare in campo con convinzione e fiducia.
Il rugby professionistico ti impone una rigorosa attenzione e una concentrazione continua, nulla può essere trascurato o lasciato in secondo piano in questo sport; l'intuito o le abilità sono fondamentali in una squadra, ma non sono sufficienti per il successo.
Molte volte ci viene chiesto quali aspetti siano più importanti e determinanti nella preparazione per vincere un match di questo livello. La risposta è: tutti! Il rugby moderno è così, e il campo e la partita offrono immediatamente una verifica. Non si può pensare di schivare un problema o non risolvere una particolare situazione, perché poi può generare ulteriori conflitti o problematiche. Non ci si può nascondere: bisogna costantemente apprendere dagli errori e modificare l'azione per acquisire una riposta concreta e immediata.
Sicuramente ogni partita dev'essere studiata e preparata strategicamente in relazione a vari fattori, ma il successo si ottiene solo se i vari processi sono espressione di qualità. Questo viene tradotto e reso in pratica attraverso varie forme, e le ultime ore di preparazione risultano molto importanti.
Veniamo da una sconfitta subita in Irlanda con un passivo particolarmente pesante, ma ora abbiamo un'altra opportunità, a casa nostra, di fronte ai nostri tifosi che si dimostrano ancora una volta i migliori in assoluto.
Non nascondiamoci, il pronostico probabilmente non è dalla nostra parte. I risultati negativi delle ultime prestazioni devono darci solo maggiore voglia di apprendere, migliorare e lottare per raggiungere la vittoria. Ogni partita ha la sua storia e il risultato finale è sempre una conseguenza di quello che è stato messo e fatto in campo. La determinazione e la voglia non mancheranno, ne sono sicuro. Ognuno dovrà pensare ad eseguire il proprio compito al massimo delle proprie capacità, in un'ottica e in un'atmosfera di pieno coinvolgimento, collaborazione e sostegno reciproco.
Quarantotto ore dalla partita, e poi 80 minuti giocati con cuore e coraggio, intelligenza e furbizia, determinazione e passione.