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Il Sei Nazioni 2014 raccontato dagli altri
Ci hanno fatti verdi, e non perché è la vigilia di San Patrizio. La vittoria dell'Irlanda e l'ultima partita in maglia verde di Brian D'Driscoll sono gli argomenti su cui si concentrano la maggior parte dei titoli di siti e giornali stranieri che, domenica 16 marzo, si trovano a raccontare l'ultima giornata del Sei Nazioni 2014. Il Sunday Times saluta il campione, arrivato a 141 caps in test match internazionali, chiamandolo a tutta pagina "Last action hero", prendendo in prestito il titolo di un film con Arnold Schwarzenegger, che tradotto in italiano può suonare come "L'ultimo eroe d'azione".
In quel caso si parlava di film d'azione, qui possiamo facilmente immaginare campi e stadi da rugby. E anche nel sottotitolo non manca il riferimento diretto al centro del Leinster: "L'Irlanda vince il Sei Nazioni per dare a O'Driscoll il finale perfetto". Restando in Inghilterra, Bbc Sport dedica due titoli sul proprio sito al campione irlandese, il primo è tra le notizie più in rilievo e recita "O'Driscoll esaltato dal perfetto finale", cui si va ad aggiungere un più romantico "O'Driscoll è la prova che le favole si avverano".
Naturalmente non potevano mancare le notizie dedicate all'Inghilterra che, nonostante la vittoria a Roma, non è riuscita a strappare il titolo all'Irlanda. Poco lo spazio alla partita con l'Italia in sé, piuttosto, largo alle parole dell'allenatore Stuart Lancaster "orgoglioso dei giocatori inglesi" e all'analisi: "Il futuro è brillante per un'Inghilterra senza paura", con tanto di foto di alcuni dei più giovani e già promettenti rugbisti inglesi. Passando idealmente il vallo di Adriano, lo Scotsman guarda più in casa propria che in quella altrui.
Chi ha vinto il torneo è più che altro un dettaglio, e il titolo di apertura del sito è tutto per la sconfitta subita dalla Scozia da parte del Galles per 51 a 3. Anche nella sezione sport, la gerarchia delle notizie fa in modo che le scuse di Stuart Hogg (estremo scozzese espulso nel match con i Dragoni), abbiano più spazio dell'articolo sulla partita decisiva per l'assegnazione del torneo: "L'Irlanda vince il Sei Nazioni con una vittoria sulla Francia", così semplice, senza fronzoli. Lasciando Edimburgo, direzione Dublino, si arriva in casa dei conquistatori del titolo. Sul sito dell'Irish Times l'articolo "Brian O'Driscoll lascia da campione" è il più letto e nella home page è la terza notizia, tra la politica e l'economia. Rte, la tv irlandese, parla di "drammatica vittoria" riferendosi al march vinto dall'Irlanda a Parigi contro la Francia per 22 a 20 e dedica a BOD una gallery per raccontare la sua vita in immagini.
Per quanto riguarda il Sei Nazioni degli altri, Rte assegna alla partita dell'Italia un titolo che tradotto può suonare come "L'Inghilterra pialla l'Italia nella città eterna". Diretto e molto chiaro, come il risultato del resto: 52 a 11 per gli inglesi. I francesi, grandi delusi del torneo, si possono consolare con la prima pagina dell'Equipe. Il quotidiano sportivo d'Oltralpe questa mattina è andato in edicola con una foto di Mathieu Bastareaud circondato da quattro avversari irlandesi e il titolo "Il cuore era lì", purtroppo per i Bleus non è bastato. Rugbyrama.fr, il sito del Midi Olympique, regala l'apertura a O'Driscoll, riportando una sua frase sibillina: "Non ho veramente voglia di levarmi questa maglia", con chiaro riferimento a quella della Nazionale irlandese. Come anche altri si sono domandati in questo periodo, il match di sabato 15 marzo 2014 potrebbe non essere l'ultimo appuntamento internazionale per il campione? Al Midi sembrano crederci. Alla Francia viene dedicato il secondo titolo: "A un passo da…", con l'aggiunta di "All'Irlanda il torneo, ai Bleus i rimpianti".
Mentre l'Inghilterra passerà il tempo a "rimuginare" sulla sconfitta nella prima giornata del torneo con la Francia, all'Italia, molto semplicemente, va "il cucchiaio di legno", per il resto fioriscono articoli sulle dichiarazioni di giocatori, allenatori, ex giocatori francesi, tutti ad analizzare l'andamento deludente dei Galletti. Arrivando alla stampa di casa nostra, la Gazzetta dello Sport con il suo "Disastro" regala la fotografia più impietosa e forse più sincera del Sei Nazioni 2014 dell'Italia. L'immagine di un sofferente Joshua Furno completa il quadro, tanto a ribadire che c'è poco da stare allegri. Ancora per la Gazzetta: "Per l'Italia è l'anno zero, tutto da rifare", un concetto espresso anche dal Corriere della Sera: "Disfatta finale con l'Inghilterra. L'Italia si ritrova all'anno zero", da Repubblica: "L'Italia torna all'anno zero umiliata dagli inglesi" e dal Corriere dello Sport: "La Nazionale all'anno zero".
Usano parole diverse ma non certo più lusinghiere la Stampa: "Rugby, l'Italia torna ai margini. Cosa c'è che non va? Tutto", e il Messaggero: "Italia troppo debole. C'è il cucchiaio di legno". Sul web non va di certo meglio. Per Rugby1823 l'Italia è "bocciata" con l'Inghilterra che a Roma "passa senza problemi", quando su onrugby.it partono già le prime analisi: "Italrugby, un incubo lungo un anno. Appunti sparsi su una squadra che non sa ritrovarsi. Dalla fine del Sei Nazioni 2013 solo una vittoria e una involuzione preoccupante quando al mondiale manca ormai molto poco". Un mondiale che si giocherà nel 2015 in Inghilterra, con l'Italia che nella fase a girone si troverà a incontrare Francia e Irlanda, due squadre battute solo un anno fa e che quest'anno si sono rifatte, con gli interessi.