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Questo articolo è stato pubblicato il 28 aprile 2010 alle ore 12:53.
L'ultima modifica è del 11 maggio 2010 alle ore 17:45.
Alcuni studi recenti affermano che nella scelta di uno smartphone i criteri più seguiti dagli utenti siano i tre che seguono: la dotazione in fatto di applicazioni, le funzionalità operative, la presenza del touchscreen. Ma c'è anche un altro elemento che distingue i telefonini intelligenti – se ne venderanno, secondo Deloitte Consulting, oltre 400 milioni nel 2010 – dai cellulari di vecchia generazione o da quelli "low cost": le intrinseche capacità di personalizzarne l'uso, soprattutto nell'ottica di oggetto di intrattenimento a tutto tondo, capace di offrire video, musica e naturalmente tutto ciò che è Web 2.0, social network naturalmente compresi. Multimedialità e facilità d'uso, design e applicazioni a volontà: questo in estrema sintesi il biglietto da visita che esibisce la nuova generazione di terminali con interfaccia tattile nati nel solco dell'iPhone. Ciò che conta per gli utenti mobili, almeno quelli più tecnologicamente "evoluti", sono oggi gli attributi multimediali del telefono, i contenuti pre-caricati a bordo (musica, mappe), la possibilità di accedere e scaricare applicazioni. Viene quindi meno il fattore design, il formato, la tecnologia mobile supportata e viene privilegiata invece la capacità del terminale di impersonare lo stile di vita della persona e le sue abitudini digitali. Un po' come avviene con il personal computer. Il sistema operativo di uno smartphone deve quindi essere espressione di un approccio di intrattenimento mobile che sia realmente convergente; il resto lo devono fare l'affidabilità del prodotto, il marchio e naturalmente i costi, intesi come prezzi di acquisto e come piani tariffari per navigare sul Web via rete cellulare.
Il nuovo smartphone Nokia N8 appartiene per l'appunto alla categoria degli "entertaiment device" che alle prestazioni e alle funzionalità abbinano credenziali da terminale adatto a un'ampia fascia di utenti. In Italia, sovvenzioni degli operatori a parte, avrà un prezzo di listino al pubblico nell'ordine dei 440 euro: Nokia aveva parlato mesi fa di maggiore "democrazia" per quanto riguarda i costi dei super telefonini e il primo nato con Symbian ^3 "inside" rispecchia una strategia sempre e comunque votata ai volumi. Anche negli smartphone. A proposito del nuovo sistema operativo, da qualcuno bacchettato perché poco diverso dall'ultima versione di Symbian S60. Nokia è convinta del fatto che gli utenti apprezzeranno una piattaforma più moderno rispetto alal precedente, capace di garantire maggiore usabilità e facilità d'uso (per accedere alle apps per esempio) per l'utente di smartphone. Il discorso cambia per chi vuole avere fra le mani un dispositivo che pur avendo fra le sue corde avanzate capacità telefoniche deve sostanzialmente essere un mini computer portatile: in casa Nokia questo prodotto si chiama N900, smartphone di lusso (569 euro a listino in Italia) basato sul sistema operativo Maemo 5. La sua evoluzione dovrebbe vedere il mercato entro la fine dell'autunno, sottoforma di pc a tavoletta touchscreen con a bordo la neonata piattaforma MeeGo, nata dalla sempre più solida collaborazione con Intel. Symbian^3, invece, vuole essere per Nokia una risposta concreta alle esigenze di un'utenza sempre più affamata di funzionalità, e il multitouch è sicuramente fra queste, e di strumenti per gestire applicazioni, widget e sessioni multitasking in modo veloce e senza decadimenti prestazionali.