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Questo articolo è stato pubblicato il 13 maggio 2010 alle ore 12:08.
L'ultima modifica è del 15 maggio 2010 alle ore 14:56.
Botta e risposta, a colpi di azioni legali. Fra Nokia, Apple e Htc ormai la lotta per la supremazia negli smartphone si gioca anche su un altro campo, quello dei tribunali. L'ultimo capitolo porta la firma della casa taiwanese, che ha presentato una richiesta ufficiale alla International Trade Commission americana (l'agenzia americana che vigila sulla concorrenza) per bloccare le vendite negli Stati Uniti di iPhone, iPod e iPad, e cioè i prodotti di Apple che a suo dire hanno violato cinque brevetti. In una nota diffusa da Htc si legge che l'azione contro la casa californiana è stata intrapresa "per proteggere la proprietà intellettuale, i partner e gli utenti che utilizzano i nostri dispositivi".
Non è mancato, in questa comunicazione, un preciso riferimento ai terminali Windows Mobile Pocket PC Phone Edition del 2002 e al primo smartphone Android del 2008, tappe salienti dell'innovazione targata Htc. In poche parole una risposta in tutto e per tutto simile e contraria alla causa avanzata da Apple lo scorso marzo, quando fu Steve Jobs ha puntare l'indice accusatorio contro la società rivale rimarcando la necessità di tutelare un'azienda (la sua) fortemente impegnata nell'innovazione dell'industria tecnologica.
(G.Rus.)