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Tecnologie Computing

Google all'attacco: il tablet anti iPad e la libreria anti Amazon

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Questo articolo è stato pubblicato il 14 maggio 2010 alle ore 19:53.
L'ultima modifica è del 15 maggio 2010 alle ore 13:42.

Google si lancerà prossimamente nel mercato dei tablet. E prima ancora in quello degli ebook. Le probabili mosse future del gigante dei motori di ricerca hanno finalità ben precise: aprire il ventaglio delle opportunità di business verso segmenti oggi di nicchia ma dalle enormi potenzialità di sviluppo e mettere i bastoni fra le ruote a due rivali dichiarati che si chiamano Apple e Amazon. Sul fronte dei dispositivi a tavoletta, dove la casa della Mela ha giocato il jolly iPad, la casa di Mountain View è al lavoro con Verizon Wireless, il più grande operatore di reti senza fili negli Usa. Questo almeno secondo il Ceo di quest'ultima, Lowell McAdam, che al Wall Street Journal ha dichiarato testualmente come le due compagnie stiano collaborando per dare alla luce un tablet. Quando e come non è noto, e sconosciute sono anche le credenziali tecniche di questo fantomatico prodotto. Del resto Google non ha confermato la partnership con Verizon su questo fronte e nessuno dei suoi top manager si è mai espresso in tal senso. Quel che sembra probabile è che il dispositivo in questione si candida a essere uno dei più temibili concorrenti dell'iPad, che sia basato su Chrome Os o Android (le due piattaforme operative della società californiana) poco importa. Quel che sembra apparire certa, invece, è la volontà di Verizon di dare nuovamente e seriamente fastidio ad AT&T, al momento unico operatore mobile a commercializzare tanto l'iPhone che l'iPad (oltre che il Kindle, l'ebook reader di Amazon). Dopo aver riscosso ottimi risultati di vendita (negli Usa) con lo smartphone Droid di Motorola, il carrier partecipato da Vodafone potrebbe scommettere ancora su Android nel campo dei tablet. Gli analisti lo danno ormai per scontato.
Da giugno via alla vendita di libri elettronici
Google Editions, la libreria digitale di cui si parla da mesi quale vetrina privilegiata dei Google books, inizierà a vendere libri elettronici a fine giugno o ai primi di luglio. Non c'è ancora l'ufficialità, ma stando a quanto riportato dai principali quotidiani americani qualche giorno fa – citando, nel caso del Wall Street Journal, Chris Palma, strategic partner development manager della società – non ci sono ormai più dubbi. Google dichiara guerra ad Amazon, Apple e Barnes & Noble nel campo degli e-book e mette sul piatto uno strumento che potrebbe rompere gli equilibri di un mercato in fortissima espansione. Gli utenti potranno cioè accedere alla galleria di titoli da più siti Web, tramite una comune navigazione via browser, e da qualsiasi terminale connesso a Internet. I libri acquistati, tuttavia, non potranno essere scaricati sul dispositivo e resteranno disponibili solamente on line, in una apposita "cloud" facilmente accessibile via pc e smartphone, a prescindere dal software utilizzato. Rispetto al modello "blindato" di Apple, che vincola gli acquisti di e-book a un determinato dispositivo (l'iPad), una differenza non da poco. Amazon, a dirla tutta, ha realizzato versioni del suo e-reader anche per terminali diversi dal Kindle (l'iPhone fra questi) ma l'apertura che paventa il colosso californiano è sulla carta superiore. Google Editions, in altri termini, consentirà di cercare i libri in formato digitale attraverso il servizio di ricerca di Google Books e quindi di acquistarli e leggerli direttamente via Web.

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Tablet mania. Hp, Google e gli altri: tutti contro Apple

In ballo c'è un mercato potenziale da diverse decine di milioni di unità l'anno. Un mercato che

Tags Correlati: Amazon | Apple | AT&T | Chris Palma | Google | Internet | Motorola | Stati Uniti d'America | Verizon Wireless | Vodafone

 

Ai merchant interessati a ospitare la libreria sui propri siti, la società offrirà una fetta significativa dei ricavi, con il preciso fine di poter coinvolgere, dando loro una vasta selezione di titoli e un avanzato servizio di vendita on line, anche una moltitudine di operatori minori. Stando a varie indiscrezioni, inoltre, Google avrebbe concluso un accordo di collaborazione con oltre 25mila fra editori e autori americani e il catalogo che metterà inizialmente a disposizione potrebbe contare dai 400 ai 600 mila titoli, molti dei quali inediti o comunque mai pubblicati. Per mancando ancora vari tasselli, vedi gli accordi con gli editori o le politiche di prezzo dei libri al pubblico, Google sembra in definitiva fare molto sul serio. Tanto più se dovesse avere in "regalo" dalla corte distrettuale di Manhattan – che si dovrà esprimere in merito all'accordo con autori ed editori per la digitalizzazione dei libri fuori edizione ma protetti da copyright – una dote di qualche milione di titoli in più da poter distribuire attraverso il nuovo canale di vendita.

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