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Questo articolo è stato pubblicato il 21 maggio 2010 alle ore 21:23.
L'ultima modifica è del 22 maggio 2010 alle ore 15:45.
Google nel mirino per i dati raccolti nelle strade europee attraverso le reti wifi non protette. Le indagini si allargano a macchia d'olio dopo la scoperta in Germania: l'automobile utilizzata da Mountain View per scattare le immagini del servizio Street View ha raccolto accidentalmente frammenti di email e siti web.
Sono dati inviati attraverso i network wireless delle abitazioni lungo il percorso della vettura, ma privi di misure per la sicurezza. Al momento Google ha reso noto di conservare le informazioni ottenute in sei nazioni: Belgio, Francia, Italia, Spagna, Germania, Svizzera e Repubblica Ceca. Secondo quanto dichiarato dal colosso californiano, i dati non sono stati cancellati per l'incertezza delle authority nazionali sulle procedure da adottare.
"Big G", quindi, aspetta i prossimi passi delle istituzioni europee. Nei giorni scorsi il garante per la privacy italiano ha aperto un'inchiesta. In Francia gli uffici di Google hanno ricevuto una visita degli ispettori inviati dalla Commissione nazionale per l'informatica e le libertà (Cnil). In totale si tratta di 600 Gigabyte acquisiti nel mondo durante i passaggi della Googlecar.
La vettura è attrezzata per scattare fotografie: le immagini vengono poi archiviate nei server per arricchire le mappe online con panoramiche delle città. Ma la macchina dei ragazzi terribili di Mountain Viewè anche in grado di individuare le reti wireless che incontra lungo la strada. E, se prive di protezione, diventano un libro aperto.
Nel frattempo, sono state distrutte le informazioni ottenute in tre paesi: Irlanda, Danimarca e Austria. Anche negli Stati Uniti la scoperta del tesoro custodito all'interno degli hard disk nelle mani di Google ha sollevato perplessità: due parlamentari hanno chiesto alla Federal Trade Commission di controllare i dati intercettati.